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Rapporto Osmed. Spesa farmaceutica +1,2% nei primi nove mesi dell'anno. Scende la convenzionata (-2,4%). Boom Asl e ospedaliera (+10,3%). Aumentano anche i ticket: +4,4%


Lorenzin: "La sfida è dare i salvavita a tutti e gratuitamente". Pani: "I nuovi anti epatite C finora solo a 30 pazienti in 6 regioni". Presentato a Roma il rapporto Aifa sulla spesa e il consumo dei farmaci in Italia. Raggiunta quota 19,9 miliardi. Cardiovascolari i più usati ma gli oncologi al top per la spesa del Ssn. Sette farmaci su 10 sono equivalenti. IL RAPPORTO

26 GEN - Crescono i consumi e la spesa totale per l’acquisto di farmaci in Italia. Nei primi nove mesi del 2014 la spesa totale è salita dell’1,2% rispetto al 2013, attestandosi a quota 19,9 miliardi di euro, il 75,6% dei quali rimborsato dal Ssn (Vedi tabella). Un aumento principalmente dovuto alla crescita della spesa di Asl, ospedali, Ria e sanità penitenziaria che ha visto un +10,3% attestandosi a quota 4,475 mld.
 
Cala invece la spesa per la convenzionata lorda (-2,4%) che si attesta a quota 8,244 mld. Cresce (+3,3%) la spesa per distribuzione diretta e per conto dei farmaci di fascia A che arriva alla cifra di 2,314 mld. Stabile la spesa per farmaci classe A nel privato a quota 905 mln, mentre cala per quelli di Fascia C con ricetta (-1,8% a quota 2,21 mld). In lieve diminuzione  (-0,5%) anche la spesa per farmaci di automedicazione arrivata a 1,727 mld. Da evidenziare l'aumento del 4,4% (a quota 1,121 mld) della spesa sostenuta dai cittadini per ogni compartecipazione a loro carico (tra ticket regionali e differenza tra il prezzo del farmaco acquistato dal cittadino e il prezzo di riferimento dei medicinali a brevetto scaduto). 
Questi alcuni dei numeri forniti dall’Agenzia del Farmaco nel Rapporto Osmed sull’uso dei farmaci in Italia nei primi nove mesi del 2014 (vedi dettaglio in approfondimento). Nel report si evidenzia che in media gli italiani hanno acquistato circa 23 confezioni a testa nei primi 9 mesi del 2014, di cui 14 in regime di assistenza convenzionata. Al primo posto nei consumi i farmaci del sistema cardiovascolare mentre gli antidepressivi si confermano al primo posto per prescrizione tra i farmaci del sistema nervoso centrale (SNC) e gli antineoplastici e immunomodulatori sono invece in testa alla classifica se si guarda alla spesa pubblica. Aumenta l’uso di Oppiodi. Cresce anche l’utilizzo dei medicinali a brevetto scaduto, che costituiscono ormai oltre il 70% dei consumi e più della metà della spesa. Si riduce invece del 4% il consumo di antibiotici. Si usano più farmaci al Centro-Sud.
 
Pani: “Troppa fgrammentazione regionale”. “I dati relativi all’uso dei farmaci in Italia nei primi nove mesi del 2014 confermano la crescita costante, pur se contenuta, dei consumi e della spesa farmaceutica totale”. Ha affermato il Direttore Generale dell’Aifa, Luca Pani che ha specificato anche come vi sia ancora troppa frammentazione tra le Regioni e soprattutto come per il futuro sarà "impegnativo sostenere il sistema" se non cambiano le cose. Il Dg ha in ogni caso precisato come "l’analisi dei dati ci consente di riscontrare ancora importanti sacche di inappropriatezza nell’uso dei farmaci per il trattamento dell’ulcera e dell’esofagite, ma anche nell’uso degli antidiabetici. Per quanto riguarda l’aderenza ai trattamenti farmacologici, ampi margini di miglioramento riguardano sia gli antidepressivi che i farmaci per i disturbi ostruttivi delle vie respiratorie. Quasi tutte le Regioni hanno ridotto la spesa convenzionata e la Sicilia è la Regione che ha maggiormente ridotto consumi (-3,6%) e spesa pro capite(-12,0%)”.
 
Il Dg Aifa ha affrontato anche alcuni temi caldi. Dai farmaci per l'epatite C, ai vaccini antinfluenzali, al rischio di un aumento dell'uso dei farmaci oppiacei. Per quanto riguarda i farmaci anti-epatite C, il Dg ha evidenziato come "fino ad ora siano stati trattati solo una trentina di casi in 6 regioni". Sui vaccini antinfluenzali Pani è tornato a parlare del caso Fluad. "Come Agenzia dobbiamo dire la verità ed è quello che abbiamo fatto dopo le numerose segnalazioni di rischio che ci sono giunte". Una battuta anche sulla crescita del consumo di oppiacei: "E' un aspetto che ci preoccupa anche perché si può creare dipendenza". Pani ha specificato come il Rapporto evidenzia in ogni caso "una profonda frammentazione regionale" soprattuto per quanto riguarda l'accesso alle terapie. 
 
Lorenzin: “Vera sfida è garantire a tutti i salvavita”. “Dobbiamo riuscire a dare dei salvavita, estremamente costosi, gratuitamente a tutti – ha evidenziato invece il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin – perché questo è il nostro modello”. Ma per farlo non basta “solo ridurre gli sprechi e le inefficienze ma anche immaginare dei percorsi nuovi proprio per comprare tali farmaci”. Una questione che per il Ministro “sarà sempre di più un tema mondiale perché gli Stati non possono sostenere dei costi che fanno saltare completamente il sistema''. “Se dovessimo calcolare quanto ci potrebbero costare questi farmaci – ha ricordato Lorenzin - non basterebbe una legge di stabilità o una legge finanziaria di un Paese”. La strada da seguire per il Ministro è quello di “trovare tra Paesi un modo per riuscire a sostenere l'acquisto dei nuovi farmaci trattando con le aziende, perché non possiamo sostenere costi così alti come singoli stati”.
 
Il futuro parla sempre più di “farmaci personalizzati, ad esempio, contro l'Alzheimer o il Parkinson. Siamo di fronte ad una specie di Rinascimento del mondo scientifico e gli Stati devono affrontare il problema”. Una battuta anche sul Fondo per i farmaci innovativi (1 mld in due anni) approvato nella Stabilità: “Dobbiamo ora capire come modularlo nel tempo”. “Abbiamo chiesto alle regioni  – ha detto Lorenzin - di individuare i centri dove somministrare il nuovo farmaco per l'epatite C accelerando tutto il processo perché ci sono 50 mila casi di cui occuparsi. Non si può ritardare nemmeno di un mese perché  si tratta della vita o della morte di persone".
 
Lorenzin a margine dell’evento ha anche parlato di ticket scongiurando aumenti. “L'aumento dei ticket al momento non è in questione, neanche nel Patto della salute, e non è in questione neppure nel rapporto che stiamo facendo insieme al ministero dell'Economia per riequilibrare i ticket al fine di aiutare le fasce di popolazione più svantaggiate”.
 
Il Ministro ha parlato anche dei vaccini antinfluenzali dopo il caso Fluad: “Ho chiesto all'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) un Rapporto dettagliato, che presenterò nei prossimi giorni in audizione in Parlamento”. Lorenzin ha poi precisato di aver “pronto un emendamento per il rafforzamento della farmacovigilanza”. Anche se il Ministro ha evidenziato come una delle carenze del sistema sia l’eccessiva frammentazione regionale: “È  un problema. Le decisioni unilaterali delle Regioni, in questi casi, possono determinare un rischio per la salute dei cittadini. Serve una regia, avendo come riferimenti l'Aifa e l'Istituto superiore di sanità”. Sempre in tema vaccini Lorenzin ha segnalato come sia un segnale d’allarme il calo delle vaccinazioni obbligatorie tra bambini. “Si tratta di un problema serio di sanità pubblica, perché le vaccinazioni sono un importante elemento primario di prevenzione”. 

26 gennaio 2015
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