Cancro. Ecco il topo su cui studiare le interazioni tra alterazioni dei geni
È ormai appurato che non è la singola mutazione genetica a causare il cancro, ma una combinazione di alterazioni. Per capire quali sono le più pericolose i ricercatori austriaci hanno studiato un nuovo modello murino: riconosciuti tre geni che se alterati conducono a diversi tipi di tumore.
21 AGO - Un numero incredibile di combinazioni di alterazioni genetiche è potenzialmente causa dello sviluppo di cancro, dunque comprendere quali di queste siano pericolose è ad oggi uno dei campi di ricerca più attivi, ricchi di nuove prove e di continue smentite. Ad oggi infatti, ancora non esiste uno strumento che possa definire con sicurezza quali mutazioni concorrano veramente all’insorgenza della patologia. Ma questo potrebbe presto cambiare. Dei ricercatori del Ludwig Boltzmann Institute for Cancer Research e dell’Università di Medicina Veterinaria di Vienna hanno infatti annunciato dalle pagine di
Nature Methods di aver trovato la soluzione: hanno infatti modificato geneticamente un topo per fare da cavia proprio per testare quali combinazioni sono più rischiose. Al roditore è stato dato il nome di “multi-hit mouse”.
Nonostante gli sforzi della ricerca, il meccanismo molecolare che è alla base della transizione tra una cellula ‘normale’ e una tumorale non è ancora stato compreso del tutto: dopo la scoperta dei primi oncogeni che causavano cancro, e la scoperta che non sono altro che geni alterati, a lungo si è pensato che una singola mutazione fosse sufficiente a causare il cancro. ma nel tempo si è scoperto che non è così, e che la maggior parte dei tumori è frutto di più danni genetici. Ad oggi è comunemente accettata l’idea che il cancro si sviluppi solo nel caso siano presenti due o più geni mutati.
Il gruppo di ricercatori ha allora utilizzato un particolare metodo per generare combinazioni random di alterazioni di oncogeni e oncosoppressori per capire quali di queste potessero causare l’insorgenza di tumori, osservando in che modo questi si ripercuotessero sulla salute del topo.
In particolare gli scienziati si sono occupati di combinazioni casi in cui fosse presente una mutazione nella proteina Ras, che risulta alterata in numerosi tipi di cancro: si pensava che questa potesse essere causa di cancro solo se anche il suo gene risultava danneggiato, invece i ricercatori hanno dimostrato che a causare l’insorgenza della malattia è la combinazione di alterazioni in questa proteina con alterazioni di alcuni particolari geni che codificano per le proteine RALGEF, MAPK e P13K. I tumori che proliferavano più velocemente, e dunque i più pericolosi, risultavano inoltre essere quelli in cui tutti e tre i geni investigati erano attivi, e solo in rari casi anche la sola attivazione di P13K poteva dare insorgenza di tumore.
Ciò indica, secondo gli scienziati, che tutti e tre i geni contribuiscono in qualche modo allo sviluppo del cancro, e dunque che per combattere la patologia bisogna sceglierli tutti come bersaglio. “Il nostro lavoro su Ras dà indicazioni importanti per potenziali strategie terapeutiche”, ha commentato
Robert Eferl, coordinatore dello studio. “Ma forse ancor più importante, la ricerca dimostra che il multi-hit mouse può essere un modello di studio interessante per capire le interazioni tra mutazioni geniche. Usare questa cavia potrebbe rendere molto più semplice per noi comprendere come il cancro insorga e dunque come trattarlo”.
21 agosto 2012
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