Scaccabarozzi (Farmindustria): “Sono in arrivo 7.000 nuovi prodotti. Uno ‘tsunami’. Ma se non cambia governance sistema non riusciremo a darli ai pazienti”
15 LUG - “Il settore del biotech è sempre più farmaceutico perché il farmaceutico rappresenta l’86% del comparto. Siamo in crescita grazie ad investimenti ed export che è primo al mondo per qualità. Oggi possiamo dire sempre di più che si dice biotech ma si legge salute”. Questo il commento del presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi alla presentazione del Rapporto sul farmaco Biotech realizzato da Farmindustria ed E&Y.
“Il Biotech sta cambiando il mondo e l’approccio terapeutico – specifica Scaccabarozzi - . Sono in arrivo uno tsunami di nuovi prodotti. Ci saranno 7 mila nuovi farmaci in arrivo in totale di cui 303 biotech”.
Ma tutta questa innovazione rischia di non essere sostenibile a livello economico. “C’è consapevolezza da parte di tutti che se si continuerà cin questa governance il sistema non reggerà – afferma il presidente di Farmindustria -. Non riusciremo a portare i prodotti ai pazienti. I tetti, soprattutto l’ospedaliero, così come sono stati concepiti oggi non vanno bene perché stanno arrivando le innovazioni e non reggono più all’impatto delle novità”.
Per il numero uno delle industrie del farmaco “sarà difficile mettere fondi aggiuntivi ma bisognerà gestire meglio le risorse. Quindi se il farmaco viene considerato all’interno del percorso terapeutico come una voce di spesa si riuscirà a sostenere il sistema. Altrimenti, se lo seguiterà a trattare in un mondo a se, si continuerà a fare sprechi”.
“Dal 2009 al 2014 l’export biotech è aumentato molto – ha detto
Eugenio Aringhieri, Presidente Gruppo Biotecnologie Farmindustria - . Il Settore è in crescita. Il Biotech rappresenta una leva per il paese perché si aspettano risposte a domande di salute ancora aperte in settori come l’oncologia e l’infettivologia, ma anche in settori orfani”.
15 luglio 2015
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