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Personale Ssn. Regioni: “Ancora troppi vincoli di spesa nonostante si stia in emergenza epidemia”


Se ne è parlato a un webinar promosso dalla Conferenza delle Regioni. Caparini: “La contrattazione collettiva per il personale del Ssn per il triennio 2016-2018 ha superato il blocco negoziale, ma restano ancora pesanti vincoli di spesa del personale. Vincoli che hanno ancor meno senso oggi in questa fase emergenziale. È da ripensare in modo coraggioso tutto il sistema delle spese sanitarie con una maggiore flessibilità nella destinazione delle risorse”.

16 FEB - “Regioni più efficienti: verso una nuova contrattazione”, e cioè le prospettive del nuovo contratto dell’area delle Funzioni locali, è il tema esaminato nel corso di un seminario organizzato in videoconferenza dalla segreteria della Conferenza delle Regioni e che si è svolto ieri.
 
In apertura dei lavori Alessia Grillo (Segretario Generale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome) ha ricordato che “si inaugura con questo primo seminario del 2021 un ciclo che abbiamo voluto promuovere per celebrare i 40anni della Conferenza delle Regioni. Il 17 dicembre 2020, Aran e sindacati hanno sottoscritto il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il triennio 2016-2018 per i Dirigenti delle Regioni ed Autonomie locali, per i Dirigenti amministrativi, tecnici e professionali del SSN e per i Segretari comunali e provinciali. Si integra così contrattualmente per la prima volta anche la disciplina della dirigenza amministrativa tecnico professionale del servizio sanitario nel comparto delle funzioni locali”.
 
“Come Presidente del Comitato di settore regioni-sanità – ha evidenziato Davide Carlo Caparini (Presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità – Assessore al Bilancio e Finanza Regione Lombardia) - credo che abbiamo intrapreso la strada giusta da seguire anche per il futuro, che dovrà essere orientato su quattro direttrici: autonomia, semplificazione, valorizzazione del merito e rafforzamento del sistema degli incarichi. Per superare le grandi sfide che abbiamo di fronte dobbiamo continuare a lavorare in piena sinergia, potenziando la fase contrattuali.  È la stessa capacità di coordinamento di tutti gli attori istituzionali che dovrà guidare le future scelte di operatori e amministratori nel valorizzare il personale dell’amministrazione pubblica”.
 
“Con la riforma Brunetta - ha detto Caparini - è stata offerta ai comitati di settore l’opportunità di avere dei rappresentanti nell’ARAN per affiancarla nelle trattative negoziali”.
 
“Si è così creata quella sinergia – spiega Caparini – che ha permesso di chiudere importanti contratti. Al nuovo ministro Brunetta quindi auguro il massimo dei risultati possibili, continuando nella sintesi delle istanze provenienti dai territori”.
 
“In particolare i rinnovi contrattuali in sanità, - ha spiegato Caparini - hanno seguito l’indirizzo della valorizzazione delle professioni sanitarie e degli incarichi professionali. Risorse sono state indirizzate al personale più giovane, semplificate le regole contrattuali, gli adempimenti applicativi aziendali e razionalizzate le relazioni sindacali. La contrattazione collettiva relativa al personale del Servizio sanitario nazionale per il triennio 2016-2018 ha superato il blocco negoziale, ma segnalo anche che restano ancora pesanti vincoli di spesa del personale. Vincoli che hanno ancor meno senso oggi in questa fase emergenziale. È da ripensare in modo coraggioso tutto il sistema delle spese sanitarie. Chiediamo pertanto una maggiore flessibilità nella destinazione delle risorse con l’introduzione del concetto della sostenibilità finanziaria”.
 
“La nomina nel Governo Draghi di Renato Brunetta a ministro della Pubblica Amministrazione – ha evidenziato Antonio Naddeo (Presidente dell’ARAN) - rende attuale l’approfondimento delle problematiche legate all’attuazione dei contratti e alla modernizzazione del lavoro pubblico e agli obiettivi da perseguire. Occorre potenziare tutti gli interventi di trasformazione digitale del lavoro pubblico introdotti con la situazione emergenziale dovuta alla pandemia in corso.
Per stare al passo con la ripresa del Paese la riorganizzazione del lavoro pubblico è fondamentale, trovando il modello organizzativo più adeguato per ogni amministrazione. Si deve anche agire sulle politiche del reclutamento, puntando su qualità e specificità professionali.
Nell’importante ricambio di personale nella pubblica amministrazione, in corso e nel futuro prossimo, sarà pertanto significativa l’attenzione nel qualificare e valorizzare il capitale umano.
Inoltre, la corretta attuazione dei contratti deve essere sempre un punto imprescindibile per avere pubbliche amministrazioni più efficienti e in grado di affrontare al meglio le sfide del futuro, confermando il ruolo attivo e propositivo di Aran”.

Antonio Viscomi (On. Professore ordinario di Diritto del Lavoro e membro della Commissione Lavoro  della Camera dei Deputati, già Coordinatore della Commissione Affari Istituzionali della Conferenza delle Regioni) ha sottolineato come “la personale esperienza in Conferenza delle Regioni è stata una delle più formative per lo sviluppo della mia professione, poiché rappresenta un riferimento fondamentale della governance multilivello, nonché un esempio tra gli strumenti partecipativi per affrontare i problemi della Pubblica Amministrazione”.
 
“Il modello organizzativo – ha evidenziato - è il fulcro da cui dobbiamo partire per costruire migliori strumenti nel lavoro pubblico e per valorizzare anche la partecipazione delle azioni sindacali. La contrattazione collettiva è uno strumento per dare qualità al lavoro e al servizio pubblico. C’è bisogno di superare il mero dato retributivo nella contrattazione e guardare ad una nuova organizzazione come elemento essenziale per il corretto svolgimento dell’agire pubblico.
Dobbiamo così lavorare ad un modello nuovo, autonomo, che vesta ogni amministrazione per le sue capacità, con spazi organizzativi propri, garantendo il rispetto delle loro specificità delle singole amministrazioni”.
 
“Voglio anche ricordare - ha rimarcato - il ruolo dell’amministrazione pubblica nell’attuazione dell’articolo 3 della Costituzione, nella rimozione degli ostacoli che impediscono ai cittadini di partecipare alla vita pubblica. Infine sottolineo l’importanza di un approfondimento sull’attuale sistema dei controlli, sia interni che esterni, nelle attività delle Pubbliche Amministrazioni. È la vera “spada di Damocle” che pende sul futuro dell’azione pubblica. Occorrerà chiarire il quadro normativo per permettere migliori garanzie e il superamento dei problemi ancora esistenti”.
 

16 febbraio 2021
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