Nelle scuole del Lazio torna il medico. Intervista a Roberta Lombardi (M5S), firmataria dell’odg che ha aperto la strada all’ordinanza di Zingaretti: “Ora si estenda a tutta Italia”
di Lucia Conti
Lo scorso 31 agosto il governatore Nicola Zingaretti ha ha disposto l’avvio delle procedure di ricerca di medici, infermieri e assistenti sanitari da dedicare all’attività di prevenzione e controllo del covid nelle scuole. Una ordinanza che parte da lontano, quando in Consiglio regionale fu approvato un Odg presentato da Roberta Lombardi, che ora spiega: "Abbiamo ottenuto l’impegno dell’Assessore D’Amato a portare questa misura all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni affinché il medico scolastico venga reintrodotto in tutte le scuole italiane come una figura stabile. Ho verificato, anche con i miei colleghi di Governo, che non ci sono impedimenti di natura normativa ed economica”
02 SET - Nella battaglia contro il covid il Movimento 5 Stelle nel Lazio si è distinto per la presentazione di due importanti atti, che hanno aperto la strada a importanti misure a livello regionale, anzitutto, ma anche nazionale. Porta la firma di
Loreto Marcelli, infatti,
l’Ordine del giorno approvato il 4 marzo in Consiglio regionale che impegnava la Giunta regionale a portare a definitivo compimento la dematerializzazione della ricetta sanitaria, così da evitare inutili contatti tra medici e assistiti. Un provvedimento poi esteso a tutto il territorio nazionale grazie a una
ordinanza della Protezione Civile approvata il successivo 19 marzo.
Un percorso che ora ha intrapreso anche un secondo Odg, presentato dalla consigliera regionale
Roberta Lombardi e approvato dal Consiglio regionale lo scorso 30 giugno, che impegnava la Giunta a reintrodurre la figura del medico scolastico. A distanza di due mesi il presidente della Regione,
Nicola Zingaretti, ha firmato l’atto che dispone l’avvio delle procedure di ricerca di medici, infermieri e assistenti sanitari da dedicare all’attività di prevenzione e controllo del covid nelle scuole. E ora l’obiettivo del M5S è far estendere la misura a livello nazionale e in modo permanente. Perché, come spiega Lombardi in questa intervista, l’utilità di un medico scolastico va ben oltre l’emergenza covid.
Consigliera Lombardi, la regione Lazio ha approvato negli scorsi giorni l'ordinanza per il reclutamento di medici, infermieri e assistenti sanitari nelle scuole per fronteggiare l'emergenza covid. Anche la regione Toscana ha emanato una simile ordinanza. Ritiene che possa trattarsi del primo passo per la reintroduzione definitiva della figura del medico scolastico a livello nazionale?
Me lo auguro. Abbiamo ottenuto l’impegno dell’Assessore D’Amato di portare questa misura all’attenzione della Conferenza Stato- Regioni affinché il medico scolastico venga reintrodotto in tutte le scuole italiane come una figura stabile e non legata soltanto a questa fase di emergenza sanitaria. Ho verificato, anche con i miei colleghi di Governo, che non ci sono impedimenti di natura normativa ed economica e credo che possa essere un passo davvero importante, sia per garantire nei prossimi mesi, una maggiore sicurezza negli istituti scolastici che nel periodo più a lungo termine, il diritto alla salute dei nostri ragazzi.
Al di là l'emergenza covid, quali funzioni rendono importante la presenza costante di un medico di riferimento negli istituti scolastici?
C’è bisogno di una visione più ampia dei concetti di salute e benessere. La scuola deve essere un luogo in cui i nostri ragazzi possano formarsi e crescere in maniera armonica, sia fisicamente che psicologicamente. Il medico scolastico, oltre ad intercettare eventuali problemi di natura sanitaria, sarebbe una figura basilare per monitorare le abitudini alimentari, il corretto sviluppo dell’apparato fisico, potenziali disturbi di natura relazionale o dipendenze precoci. Per non parlare poi di casi più delicati, come i fenomeni di bullismo o maltrattamenti in famiglia che, grazie ad una costante osservazione, potrebbero essere intercettati più rapidamente. Insomma una figura di riferimento a cui rivolgersi anche per dubbi riguardanti la sessualità o argomenti di cui non si ha voglia di parlare con i propri genitori. Infine non dimentichiamo i ragazzi con bisogni speciali per i quali, sarebbe di grande aiuto la presenza costante di un professionista.
Quella del medico scolastico è la seconda importante proposta del M5S Lazio che viene accolta con favore della regione nell'ambito delle misure contro il covid, dopo quella sulla ricetta dematerializzata, poi estesa a tutto il Paese. Parliamo, dunque, di due importanti misure per i cittadini ma anche di due grandi successi per il M5S del Lazio a livello nazionale. È così?
Da inizio legislatura, come forza politica, ci siamo messi a disposizione per risolvere i problemi, senza pensare agli schieramenti e alle dottrine partitiche. Il fatto che queste nostre proposte siano state accolte, perché ritenute valide, e poi estese all’intero Paese ritengo che più che nostri successi, siano risposte concrete a bisogni reali dei cittadini.
Sul medico scolastico, così come sulla ricetta dematerializzata, si è creata una buona sinergia in consiglio regionale, ma anche tra il M5S e la giunta regionale governata dal PD. Un fronte comune limitato all'emergenza o ritiene che nel Lazio esistano le condizioni per una collaborazione proficua anche in futuro con il Partito Democratico?
Queste misure sono la dimostrazione che quando la politica mette da parte i pregiudizi reciproci e si lavora nel merito delle cose, si possono ottenere risultati che vanno a beneficio della collettività.
Il nostro dovere, in qualità di rappresentanti delle Istituzioni, è fare in modo che i problemi si traducano in soluzioni , scavalcando gli steccati ideologici e agendo solo per il bene comune.
Riuscire a subordinare il concetto di appartenenza a quello della res publica, dovrebbe essere l’unico vero obiettivo di ogni eletto, a tutti i livelli.
A proposito di sostegno alle misure, si avvicina la nuova campagna di vaccinazione antinfluenzale. Qual è la posizione del M5S sulla ordinanza di Zingaretti che amplia la platea delle persone per le quali vaccino è obbligatorio o consigliato?
Siamo assolutamente favorevoli alla campagna di vaccinazione anti-influenzale, con una forte raccomandazione e con lo scatto dell’obbligo solo se non si raggiunge una certa soglia di copertura vaccinale. Quest’anno, più che mai, è necessario che, soprattutto le persone più potenzialmente esposte, si sottopongano al vaccino. In questo modo sarà più facile distinguere i casi di influenza stagionale da quelli di contagio da Covid19, visto che i sintomi iniziali sono molto simili.
Oltre al medico scolastico, quali misure dovrebbero essere attuate, secondo lei, per rendere sicura la ripresa delle attività scolastiche?
In questi ultimi mesi ho assistito ad una girandola di opinioni che dicevano tutto e il contrario di tutto. Qualsiasi soluzione ipotizzata dal Comitato tecnico-scientifico o dagli organi di Governo ha trovato i fautori del sì e quelli del no. Ci troviamo in una situazione del tutto inedita, inaspettata e senza precedenti cui poter fare riferimento, nonostante ciò il nostro Governo ha fatto delle scelte da cui è derivato un “modello Italia” preso ad esempio dagli altri Paesi.
Anche per quanto riguarda la Scuola credo che il modello ponderato, fatto di passaggi graduali e osservazione puntuale degli effetti sia quello giusto da seguire. Abbiamo visto tutti quello che è successo quando abbiamo abbassato la guardia e come ci sia stata una nuova impennata di contagi dovuta al non rispetto delle misure di sicurezza durante le vacanze estive.
Dobbiamo fare in modo che le persone siano messe in condizione, il più possibile, di tornare ad una vita normale, ma con atteggiamenti di estrema cautela e di estrema prudenza. L’ingaggio e il coinvolgimento delle famiglie è fondamentale perché è anche tramite loro che bisogna veicolare il concetto che è in gioco la nostra vita ma anche quella di altre persone. Mai come in questo caso, la salute del singolo, dipende dalla salute degli altri.
A cura di Lucia Conti
02 settembre 2020
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