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Sentenza riconosce indennità ai medici di Ca e 118. Fismu: “Fatta giustizia”


Due anni fa la Asl di Avellino aveva sospeso l’identità prevista dall’Air per il lavoro che i medici della continuità assistenziale e del 118 erano chiamati a svolgere in integrazione con i pediatri di famiglia. Interruzione illegittima, per i giudici, tenuto conto che i compiti assegnati ai medici, stabiliti nell’Air, si configurano “non come volontari o eventuali, bensì come ordinariamente fagenti carico ai medici di Ca operanti in Campania”. La Asl è stata quindi condannata a pagare il dovuto. LA SENTENZA

02 LUG - “Fatta giustizia”. Così Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-FISMU saluta la decisione del tribunale di Benevento (a seguito di un ricorso del sindacato) contro la sospensione due anni fa, da parte dell’Asl di Avellino, di un’indennità prevista dall’accordo integrativo regionale Campania per i medici della continuità assistenziale e del 118, per il lavoro in integrazione con i pediatri di famiglia. Per i giudici, infatti, l’interruzione del pagamento è illegittima, tenuto conto che i compiti assegnati ai medici, stabiliti nell’Air, si configurano “non come volontari o eventuali, bensì come ordinariamente agenti carico ai medici di Ca operanti in Campania”.

Pinetta Vessichelli, segretario provinciale della sigla sindacale nonché vice segretario regionale è soddisfatta: “Basta con gli arbitrii dell’ASL: il giudice del tribunale di Benevento dà ragione ai medici e condanna l’azienda al ripristino dell’indennità di 3 euro l’ora, stabilita dall’ultimo AIR della regione Campania per il lavoro integrato con l’assistenza pediatrica, ma anche alla restituzione del maltolto”.

“Di fronte al muro di gomma e all’assenza di volontà di dialogo - continua Vessichelli - come Fismu abbiamo deciso di tutelare totalmente con la via giudiziaria i nostri colleghi della provincia di Avellino. I fatti, il contratto, la Giustizia, ci hanno dato ragione”.

“Questa è una grande vittoria del buonsenso, della perseveranza, delle tutele e delle garanzie contrattuali - conclude Vincenzo Morante, responsabile organizzativo nazionale Fismu che ha seguito in prima linea la vicenda - ma anche la conferma di una azione sindacale condotta con fermezza da Pinetta Vessichelli, e sostenuta dalla dirigenza nazionale di FISMU, e con l’importante ruolo dell’avvocato Ennio Grassini che con la sua grande professionalità è riuscito a far trionfare i diritti dei medici, in sede giudiziaria”.

02 luglio 2020
© Riproduzione riservata

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