Lazio. Consiglio di Stato: “No a tamponi nei centri privati”
Con un decreto cautelare monocratico ribaltata l’ordinanza del Tar che aveva dato il via libera all’esecuzione dei tamponi da parte dei centri privati. La discussione collegiale del merito è stata fissata per il 16 luglio 2020. IL DECRETO
26 GIU - Il Consiglio di Stato, con il decreto cautelare monocratico 3769/2020 depositato oggi, in riforma dell'ordinanza cautelare del Tar Lazio, stabilisce che i centri diagnostici privati non possono eseguire i tamponi, in quanto tale attività di analisi e tracciatura è stata affidata dalla Regione, in esclusiva, al servizio diagnostico pubblico tramite la rete d'eccellenza Coronet Lazio.
La rete Coronet “è idonea a gestire, tracciare, elaborare la sottoposizione a test senza che l'auspicato contributo privato sia di decisiva utilità”.
L'esistenza dei falsi positivi e negativi, infatti “deve condurre a un impegno sempre più forte per ridurne la percentuale” e ciò “appare realizzabile meglio e in più breve tempo se il sistema dei test sia concentrato in una rete di presidi per lo più pubblici, di grandi dimensioni, ovvero sedi di corsi universitari, con la guida - di assoluta e indiscussa affidabilità - allo Spallanzani”.
Tale scelta risulta legittima in quanto risponde “ad esigenze di prioritario interesse generale» e ragionevolmente giustifica la scelta di «concentrazione nel Coronet Lazio della effettuazione, tracciatura, elaborazione di tale tipo di test anti Covid-19”. La discussione collegiale del merito è stata fissata per il 16 luglio 2020.
26 giugno 2020
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