Roma, consultorio di via Silveri. La Asl rassicura: “Nessuno taglio di servizi per le donne”
La Asl illustra il piano per la nuova destinazione delle sedi. I locali di via Silveri ospiteranno il Servizio di Salute Mentale e Riabilitazione dell'Età Evolutiva. I servizi per la Salute della donna di Via Silveri sarano unificati con quelli della sede di Via Tornabuoni, offrendo una assistenza “più strutturata e ricca rispetto a quello dei due precedenti consultori”. Presso via Boccea 271 è stato istituito un ambulatorio ostetrico e, nella stessa sede, sono stati attivati due turni di screening per il carcinoma della cervice uterina.
13 NOV - In condivisione con il Municipio 13 di Roma Capitale, la ASL Roma 1 sta portando avanti un piano di sviluppo dei servizi sanitari del Distretto 13 allo scopo di “migliorare la rete di offerta, che non comporterà alcuna riduzione dell’assistenza, ma un diverso utilizzo degli spazi per migliorare la qualità e il comfort delle strutture”. Lo precisa la stessa Asl in una nota in cui rassicura in merito ai servizi del Consultorio di via Silveri, che “non saranno tagliati”, bensì troveranno una diversa dislocazione, secondo quanto riferito dalla Asl. I locali di via Silveri, invece, ospiteranno le attività del Servizio TSMREE (Tutela Salute Mentale e Riabilitazione dell'Età Evolutiva) che interessa circa 800 minori (tra 0 e 18 anni), che presentano disturbi e patologie di tipo neurologico, neuropsicologico, psichiatrico, psicologico e dello sviluppo, nonché situazioni di disagio psico-sociale e relazionale (ovvero dai piccoli disturbi dell’attenzione, all’autismo fino ad arrivare a gravi patologie).
Per quanto riguarda l’attività dei consultori e la salute della donna, evidenzia dunque la Asl, “non si riduce l’offerta nel Municipio 13, ma al contrario viene potenziate attraverso l’unificazione dei servizi di Via Silveri con quelli della sede di Via Tornabuoni, con un servizio più strutturato e ricco rispetto a quello dei due precedenti consultori, tenendo conto anche della presenza del consultorio di viale Angelico a circa 3 km di distanza e del punto nascita dell’ospedale Santo Spirito per la preparazione al parto a circa 1 km di distanza”.
“Grazie a questo potenziamento - prosegue la nota - sono state definite e condivise le procedure di accoglienza e di presa in carico per il consultorio familiare, in relazione alle linee di attività definite nei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza ed individuate le figure professionali che devono intervenire, sulla scorta del bisogno di salute dell'utente, di volta in volta rappresentato. Sono stati istituiti dei turni di accoglienza, che dovranno essere programmati mensilmente, per consentire una partecipazione di tutto il personale, e favorire, mediante la rotazione, l'effettivo lavoro di equipe, che dovrebbe essere la modalità operativa abituale del consultorio".
Inoltre per ampliare l’offerta dei servizi in rosa del Distretto, presso via Boccea 271 è stato istituito un ambulatorio ostetrico per la presa in carico delle donne in gravidanza e l'inserimento delle stesse nel percorso nascita in una ulteriore sede distrettuale in aggiunta a quella del consultorio di via Tornabuoni 50. L'ambulatorio, che ha iniziato l'attività dal mese di novembre c.a., è gestito con la collaborazione della UOC Ostetricia e Ginecologia del S. Spirito, mediante l'invio nella giornata del lunedì di un ginecologo dipendente.
È stato inoltre attivato nella sede di via Boccea 271 un turno di screening per il carcinoma della cervice uterina, nella giornata del giovedì mattina, a partire dal mese di novembre c.a. ed è stata programmata, in accordo con la UOSD Screening, l'attivazione di un turno ulteriore nella stessa sede, nella giornata del lunedì pomeriggio, a partire dal mese di gennaio 2020, per favorire ulteriori accessi.
Da ultimo sarà attivato, a partire dal mese di dicembre 2019, nella sede di via Tornabuoni 50, uno Sportello Donna, ad accesso libero, ed avviata l'offerta attiva delle vaccinazioni in gravidanza, nella stessa sede del consultorio, in occasione dei corsi di accompagnamento alla nascita.
“Oltre a tutte le azioni di cui sopra - fa poi sapere la Asl -, tenendo conto comunque delle istanze pervenute dalla cittadinanza e gli incontri intercorsi nelle ultime settimane, la ASL Roma 1 ha già condiviso con la Regione Lazio la decisione di mantenere presso la sede di via Silveri un punto di accoglienza e informazioni per la donna, per orientare l’utenza femminile alla rete dei servizi e garantire una presa in carico dei bisogni a partire da gennaio, una volta terminata la fase di insediamento del TSRMEE e allestiti idonei locali. Inoltre la presenza del TSRMEE consentirà sempre da gennaio 2020 una ulteriore sinergia con l’apertura di un centro interdistrettuale di secondo livello su abusi e maltrattamenti, ad alta integrazione con le attività consultoriali. Anche questa scelta si inserisce nel piano di rafforzamento della sanità territoriale e di investimento sulla rete dedicata alla tutela delle donne e dei minori, per garantire un servizio migliore”.
13 novembre 2019
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Regioni e Asl