Sardegna. Si dimette il DG Moirano. Intervistato da QS spiega: “Io chiamato per unificare, ma la nuova Giunta vuole tornare a 4 o più Asl”
di Elisabetta Caredda
Fulvio Moirano, il manager chiamato dalla precedente Giunta alla guida dell’Ats della Sardegna, lascia l’incarico con due anni di anticipo, d’intesa con l’attuale Presidente di Regione Christian Solinas, e senza lasciare addebiti alla Regione. “La volontà della nuova giunta di ritornare a 4 o più Asl non poteva vedere me come protagonista dopo che ero stato chiamato per unificare”
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Fulvio Moirano, il manager alla guida dell'Azienda per la tutela della Salute (ATS) della Sardegna, nominato il 23 settembre 2016 dalla Giunta regionale capitanata dall’ex governatore
Francesco Pigliaru, lascia l’incarico. Lo fa con due anni di anticipo rispetto alla scadenza del suo contratto (15 ottobre 2021), d’intesa con l’attuale Presidente di Regione
Christian Solinas, e senza lasciare addebiti alla Regione né di buonuscita, né dell’ammontare dello stipendio che gli sarebbe spettato per la parte dei due anni rimanenti nel caso in cui fosse stato destituito.
Un tecnico di lunga esperienza manageriale, Moirano si era insediato in qualità di Direttore Generale alla Asl 1 di Sassari il 15 ottobre 2016 con l’incarico di riformare anche le altre sette Asl territoriali ed incorporarle in un’unica azienda, che è appunto l’ATS. Come altre realtà di altre regioni italiane, l’ASL unica sarda è stata oggetto di non poche polemiche suscitate dal ridimensionamento dei ruoli e per la creazione di un sistema rinnovato della gestione dei servizi sanitari.
Moirano conclude il suo mandato con la chiusura del bilancio 2018 che evidenzia un attivo di 27 milioni di euro e con l’azzeramento del disavanzo complessivo di 250 milioni a cui ha dovuto far fronte al suo arrivo in Sardegna con la gestione delle vecchie ASL.
Dottor Moirano, quali sono le motivazioni che l’hanno spinta ad anticipare il termine del suo contratto ?
La volontà della nuova giunta di ritornare a 4 o più Asl non poteva vedere me come protagonista dopo che ero stato chiamato per unificare.
Accorpare 8 ASL non è stata senz'altro una operazione semplice. Delle disfunzioni in esse trovate, quali vi hanno dato più preoccupazioni?
Soprattutto il gran numero di gare scadute e le proroghe ripetute nonché la situazione del patrimonio edilizio ospedaliero con la situazione della prevenzione incendi: ma anche il blocco delle assunzioni che la giunta Pigliaru aveva dovuto imporre per i gravi disavanzi nei bilanci aziendali.
L’idea dell'attuale amministrazione regionale sembra voler ripristinare 4 o 5 ASL, sempre che i territori esclusi non rivendichino la propria autonomia dell’epoca delle otto vecchie province. Quale suggerimento si sente di dare nell'eventualità si procedesse a ciò?
Io spero che ciò non succeda, ci sono altre soluzioni possibili per avvicinare l’organizzazione ai territori senza smontare anche il buono che è stato fatto.
L’hanno accusata di aver tagliato servizi e non aver svolto un'adeguata programmazione sul personale carente del SSR...
Noi non abbiamo tagliato servizi se non quando i medici non erano reperibili sul territorio regionale ed era impossibile assumerli (ciò purtroppo sta avvenendo in tutta Italia per una colpevole mancata programmazione nazionale). Mi piace ricordare che abbiamo collocato in ruolo tra stabilizzazioni (quasi 800) e scorrimento graduatorie, 2000 precari su 16000 dipendenti ATS, una percentuale altissima quindi di precari storici che ha visto finalmente stabilità e prospettive di carriera e di vita.
Dei servizi innovativi realizzati e/o migliorati, quali si porterà dentro con più soddisfazione?
Potrei citarne molti: mi limito a ricordare l’appalto dell’elisoccorso che vedeva la Sardegna come una delle ultime Regioni ad attivare il servizio di elicotteri finalizzati alla sanità e la riorganizzazione dei laboratori analisi di ATS che ho deliberato in questi giorni i cui effetti si vedranno nei prossimi mesi.
Le ultime rilevazioni Agenas parlano di un miglioramento delle prestazioni in Sardegna. I suoi colleghi piemontesi hanno commentato i risultati del suo lavoro sull’Isola?
A dire il vero lo davano un po’ per scontato tenuto conto che loro sapevano che io ero un po’ “fissato” sui volumi di attività. Però ci tengo a dire che il principale merito del miglioramento degli esiti in questi ultimi anni è dell’ex Assessore Luigi Arru che era ed è più “fissato” di me su questi temi ed ha dato insieme all’ Assessorato e ai sui tecnici un grande impulso.
Il suo rapporto in questi anni col governatore Francesco Pigliaru e l'Assessore alla Sanità Luigi Arru. Se proprio dovessimo trovare un cavillo, quale le è sembrato il miglior pregio e quale il difetto di ciascuno ?
Vorrei dire che sono due persone di eccezionale capacità ed eticità e che mi sono trovato benissimo con loro. Poche volte abbiamo avuto posizioni diverse.
In quale altro progetto la vedremo da domani impegnato?
Riprendo a lavorare nel campo della Formazione e del supporto al management aziendale pubblico in collaborazione con diverse università nazionali.
Rifarebbe la ASL Unica in Sardegna?
Senza alcun dubbio e con lo stesso entusiasmo.
Elisabetta Caredda
01 luglio 2019
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