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24 NOVEMBRE 2024
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Calabria. È scontro totale tra Ministero Salute e Regione. Il presidente Oliverio nomina i nuovi commissari di Asl e ospedali. Grillo furiosa: “Atto di arroganza istituzionale che traccia linea netta nei nostri rapporti”


La Giunta tira dritto e nonostante gli appelli rabbiosi del Ministro della Salute per non aver coinvolto i nuovi commissari nelle scelte, ha deciso di procedere oggi alla nomina dei nuovi vertici di Asl e ospedali. Deliberato anche ricorso al Tar contro la nomina del sub commissario Thomas Schael per una lite pendente con la Regione. Grillo: “Sono molto arrabbiata. Sbattutta la porta in faccia ai due neo commissari”. Oliverio: “È nelle mie prerogative”.

14 GEN - Scontro aperto tra il Ministro della Salute, Giulia Grillo e il presidente della Regione Mario Oliverio. Oggetto del contendere le nomine dei nuovi commissari di Asl e ospedali della Regione decise oggi dalla Giunta. Le nomine, spettano alla Regione, ma il Ministro Grillo è furioso perché le scelte non sarebbero state concordate con il nuovo commissario Saverio Cotticelli e il sub commissario Thomas Schael che si sono insediati la scorsa settimana. Grillo era intervenuta sia con una lettera nei giorni scorsi, sia oggi con un video su facebook per manifestare la sua contrarietà ma la Giunta ha tirato dritto e ha proceduto alle nomine.
 
La decisione della Regione. “L’Esecutivo – si legge in una nota -, su proposta del presidente della seduta Rossi, ha approvato la delibera di riapertura dei termini per la nomina dei nuovi direttori generali delle Aziende sanitarie provinciali e delle Aziende ospedaliere al fine di procedere alla nomina, nell’ambito di una più ampia platea di partecipanti. Al Bando, come prevede la normativa nazionale, possono partecipare solo gli iscritti all'albo nazionale dei direttori generali. 
 
Successivamente la Giunta ha proceduto alla nomina dei commissari delle Aziende sanitarie provinciali di Catanzaro, Cosenza, Cotone e Vibo Valentia e dell’Aziende ospedaliero-universitaria  Mater Domini di Catanzaro i cui vertici erano o scaduti o vanno in scadenza nella giornata di domani. Stante proprio la transitorietà' degli assetti, la Giunta ha utilizzato gli stessi direttori generali uscenti o dirigenti facenti funzione purché iscritti all’albo nazionale dei direttori generali. Mentre per l’Azienda sanitaria provinciale di Crotone e l’azienda ospedaliera di Reggio sono stati individuati dirigenti del servizio sanitario regionale. Per quanto riguarda l’Asp di Reggio Calabria si è in attesa delle determinazioni della struttura commissariale in ordine al ritiro del provvedimento con il quale il commissario Scura si è autonominato soggetto attuatore come richiesto dai ministeri affiancanti, mentre il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio terminerà il mandato il prossimo anno".
 
Queste le nomine: Azienda sanitaria provinciale Vibo Valentia Angela Caligiuri, Azienda sanitaria provinciale Catanzaro Giuseppe Fico, Azienda sanitaria provinciale Crotone Antonello Graziano, Azienda sanitaria provinciale Cosenza Raffaele Mauro, Azienda ospedaliera Mater Domini Caterina De Filippo, Azienda ospedaliera Annunziata di Cosenza Achille Gentile, Azienda ospedaliera Reggio Calabria Vittorio Prejano'.
 
Sempre in tema sanità è stata approvata inoltre la delibera per l'avviso di selezione dei direttori sanitari e amministrativi delle Aziende sanitarie e ospedaliere.
 
Approvata poi anche la delibera per la proposizione del ricorso al Tar avverso la nomina del sub commissario Thomas Schael per incompatibilità derivante da lite pendente nei confronti della Regione. Il contenzioso fra la Regione Calabria e il neo sub-commissario Schael, che reclama quasi 440mila euro, risale ad una decina di anni fa, periodo in cui il manager ricoprì un ruolo apicale all’Asp di Crotone.
 
La rabbia di Grillo. “La Giunta regionale della Calabria con la nomina dei commissari ha compiuto un grave atto di arroganza istituzionale che traccia una linea netta nei nostri rapporti”, ha dichiarato dopo aver appreso delle nuove nomine il ministro della Salute.
 
“La sanità della Calabria è stata commissariata perché continua a rimanere in una situazione indecente: i livelli essenziali di assistenza peggiorano di anno in anno e il disavanzo continua a crescere. Oliverio con la sua volontà di tirare dritto, senza sentire nessuno se non la sua Giunta, con le nomine delle aziende sanitarie e ospedaliere ha di fatto sbattuto la porta in faccia ai neo commissari Cotticelli e Schael e quindi al Governo.
Appare evidente che occorre cambiare rotta. Farò ogni cosa in mio potere per oppormi al perpetuarsi della malagestione della sanità in Calabria e quindi a queste nomine non trasparenti”, continua.
 
“Lo dobbiamo ai cittadini calabresi che non ne possono più di questo disastro, lo dobbiamo a tutti i cittadini che ci chiedono di cambiare il Paese.
L'atto di arroganza unilaterale del presidente Oliverio merita tutto il rigore di questo Governo, i cittadini calabresi meritano il cambiamento”, ha concluso il ministro che gà questa attina su facebook si era detta "molto arrabbiata".
 
“Se oggi alle 14 il presidente della Calabria, Mario Oliverio, nominerà i commissari delle aziende sanitarie regionali, di cui non ci ha comunicato nemmeno i nomi, è come se mi stesse dichiarando guerra, metaforicamente parlando", affermava in una diretta video su facebook stamattina.
 
"In Calabria - ricordava Grillo - abbiamo nominato un commissario che è un ex Generale dei Carabinieri e un sub-commissario tecnico di comprovata capacità. Sono stata in Calabria e ho incontrato Oliverio chiedendo, nell'interesse dei cittadini, una leale collaborazione fra istituzioni. Ora lui ha annunciato l'intenzione di nominare i vertici delle aziende sanitarie, cioè le posizioni più importanti attraverso cui si gestisce la sanità, senza averci interpellati in alcun modo".
 
"Sono molto arrabbiata - affermava il ministro - perché noi abbiamo deciso di essere collaborativi mentre oggi ci viene comunicata questa intenzione che, pur rientrando nelle prerogative del governatore, ci dimostra che non solo non si vuole collaborare, ma si vuole dichiarare guerra. In una Regione dove i servizi sanitari sono sempre peggiori e il disavanzo economico sempre maggiore. Di questo Oliverio risponderà di fronte ai cittadini calabresi e italiani". 
 
Grillo ricordava poi come “in Calabria il punteggio sui Livelli Essenziali di Assistenza è sceso rispetto al 2014, la Regione è riuscita nel miracolo negativo di erogare servizi peggiori ma spendendo di più, con un disavanzo che nel 2018 è salito a 160 milioni di euro”.
 
“Non è possibile spremere la sanità come un bancomat - ha aggiunto la Grillo -. Non posso accettare questa decisione di Oliverio, i cittadini calabresi sono italiani. Siamo un popolo unito, io ho nominato i commissari per un cambiamento, se Oliverio non vuole i commissari li possiamo pure togliere, ma poi i cittadini devono sapere che la sanità non migliora per responsabilità sua”.
 

 
 
Oliverio da par suo, ieri in una nota aveva rivendicato il suo potere in materia rispondendo ad una lettera del Ministro. “La leale e proficua collaborazione tra organi dello Stato, tra lo Stato e la Regione, è sempre stata una mia pratica quotidiana ed una continua ricerca, ma Lei, signor Ministro, condividerà che questo non può che avvenire nell’ambito delle rispettive prerogative e competenze. Subordinare ciò, cosa di cui sono sicuro Lei non vorrà, ad una velata subalternità della Regione anche delle sue prerogative non mi sembra una premessa incoraggiante”. Ha affermato il presidente della Regione Mario Oliverio in risposta alla lettera del ministro della Salute Giulia Grillo in relazione alle nomine dei direttori generali delle Aziende ospedaliere e sanitarie calabresi.
 
“Nei giorni scorsi- prosegue - ho incontrato i nuovi Commissari e, devo rassicurala, in un clima di cordialità e di reciproca disponibilità. Oltre ad una prima panoramica sui gravi problemi della sanità calabrese li ho informati che, stanti le scadenze già maturate ed altre prossime a scadere, avremmo proceduto alla nomina di commissari anche per consentire la riapertura dei termini dei concorrenti alla nomina di direttori generali, al fine di avere una platea la più larga possibile. Questi sono i fatti”.
 
“Non comprendo quindi le ragioni della sua nota- conclude Oliverio- e per quanto mi riguarda, per il bene supremo della cura della salute dei calabresi, risollecito, come già fatto in più circostanze, una proficua collaborazione istituzionale sempre nel rispetto delle prerogative di ciascuno”. 
 
Contro il governatore si è schierato anche il M5S.
“Mario Oliverio pretende di esercitare a tempo scaduto le proprie prerogative riguardo alla nomina dei vertici delle aziende del Servizio sanitario della Calabria. Nel contempo dimentica d'aver omesso, benché obbligato dalla legge, l'avvio della procedura di decadenza di 7 direttori generali protagonisti di disavanzi di bilancio, per cui pende un nostro esposto alla Procura di Catanzaro”. Affermano, in una nota, i deputati M5s Francesco Sapia Dalila Nesci,della commissione Sanità, a proposito della nota con cui il governatore della Calabria ha risposto al recente richiamo formale rivoltogli dal ministro della salute, Giulia Grillo, di sentire i delegati del governo, Saverio Cotticelli e Thomas Schael, in merito all'individuazione dei commissari delle aziende del Servizio sanitario calabrese (tranne l'Azienda ospedaliera di Catanzaro e l'Asp di Reggio Calabria), prevista nella giunta del pomeriggio di lunedì 14 gennaio.
 
“Ci chiediamo – proseguono i parlamentari 5stelle – se per Oliverio esercitare le proprie prerogative significhi riconfermare manager che non hanno rispettato l'equilibrio di bilancio e che ciononostante hanno ricevuto un premio di svariate migliaia di euro mentre andavano per legge rimossi; che hanno esercitato le loro funzioni non avendone alcun titolo; che in mancanza della prescritta autorizzazione hanno tentato di nominare 14 primari e che con procedure disinvolte hanno affidato a fine mandato incarichi dirigenziali a loro cari e alla moglie del politico Franco Pacenza”.
 
“Il governatore – continuano i 5stelle – finge di non comprendere le ragioni del garbato ma deciso invito del ministro Grillo alla correttezza istituzionale. Inoltre egli ignora che la sanità della Calabria è commissariata per il piano di rientro e che in una situazione simile all'attuale il generale Luciano Pezzi nominò dei commissari aziendali in veste di delegato del governo nazionale. Oltretutto, prima della designazione di Cotticelli e Schael da parte del governo nazionale, la Regione – ricordano i parlamentari – ha pubblicato un avviso, per i nuovi direttori generali, non in linea con le norme vigenti e avente due diverse scadenze per la presentazione delle domande». «Oliverio – concludono Sapia e Nesci – ha capito o no che non è più possibile utilizzare la sanità per clientelismo elettorale e che il ministro Grillo gli ha dato un ultimatum?”.
 
“La condotta del governatore della Regione Calabria Mario Oliverio è inaccettabile. La sua decisione di convocare oggi una riunione per la nomina dei vertici delle aziende sanitarie, senza concordarle con il commissario e il subcommissario nominati dal Governo e dal ministro della Salute Giulia Grillo, dimostra il poco rispetto di Oliverio, al quale avevamo invece chiesto espressamente di tenere un rapporto di collaborazione”. Così in una nota Marialucia Lorefice, portaVoce del MoVimento 5 Stelle e presidente della commissione Affari Sociali alla Camera.

“Come ha ribadito il ministro della Salute Giulia Grillo, a Oliverio è stata dimostrata tutta la collaborazione possibile, visto che in Calabria il punteggio sui Livelli Essenziali di Assistenza è sceso rispetto al 2014, ovvero, si sono erogati servizi peggiori spendendo però più soldi, con un disavanzo che nel 2018 è salito a 160 milioni di euro. Noi volevamo un cambiamento per la Calabria, e lo dimostrano le nomine del commissario che è un ex Generale dei Carabinieri e un sub-commissario tecnico con capacità accreditate e stimate. A questo punto, se l’intenzione di Oliverio è quella di continuare ad affossare la Sanità calabrese non dovrà risponderne solo politicamente, ma dovrà spiegare le sue azioni a tutti i cittadini calabresi”, conclude Lorefice.
 
 "Il Consiglio dei ministri ha nominato un commissario per la sanità in Calabria con un unico obiettivo: cercare di far rialzare un sistema al collasso. Ora, se il presidente della Regione Calabria non capisce l'importanza dei ruoli, non rispetta ciò che andrebbe rispettato e sceglie, scientemente, di nominare i vertici delle aziende sanitarie senza alcun confronto, sta mettendo in difficoltà la sanità calabrese, che davvero non ne avrebbe bisogno. Cotticelli nei prossimi mesi dovrà lavorare duramente e quello di Oliverio è uno sgarbo bello e buono che ha il sapore di voler ostacolare lo Stato in una mission già non facile". Così, in una nota, il senatore del Movimento 5 Stelle, Pierpaolo Sileri, presidente della Commissione Sanità di Palazzo Madama. 

"La situazione della Regione - prosegue - è, infatti, tra le peggiori d'Italia, l'erogazione dei Lea è drammatica, così pure il disavanzo che è aumentato. Ci vuole umiltà, l'umiltà di rendersi conto che nessuno è stato in grado di migliorare la situazione della sanità in Calabria e dare questa possibilità ad altri: nello specifico al nuovo commissario Cotticelli. Cosa stanno aspettando? Qual è l'obiettivo di Oliverio? La priorità non dovrebbe essere nominare vertici a proprio piacimento, ma avere come faro il benessere dei calabresi. Oliverio dimostra che non è così e se ne assumerà le proprie responsabilità". 

14 gennaio 2019
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