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Viaggio a Zoppè dove gli anziani non sono dimenticati

di Endrius Salvalaggio

Esiste un paese sulle Dolomiti, a quasi 1500 metri sul livello del mare, che gode di due singolarità: la prima è che questo comune del bellunese ha il primato di avere la percentuale più alta di over 65 di tutto il Veneto; la seconda è che gli anziani non sono né dimenticati né soli.

07 AGO - Se ne è parlato molto: sono spesso soli, dimenticati e talvolta ignorati; secondo i dati elaborati dalla Cgil, gli ultrasessantacinquenni nella nostra terra sono circa 1 milione e 100 mila, oltre il 25% della popolazione ed il loro numero è in continua crescita. Pochi giorni fa il dramma della solitudine: a Verona è stato rinvenuto, presso la propria abitazione, il corpo di una donna mummificata morta da ben due anni; nessuno si è mai preoccupato di lei.
 
E’ il quadro generale di molti sfortunati over 65 anni Veneti. Esiste però un paese sulle Dolomiti, a quasi 1500 metri sul livello del mare, che gode di due singolarità: la prima è che questo comune del bellunese ha il primato di avere la percentuale più alta di over 65 di tutto il Veneto; la seconda è che gli anziani non sono né dimenticati né soli. Incontriamo il Sindaco di Zoppè, il professore Renzo Bortolot. “Siamo in 218 anime, suddivise tra 107 maschi e 111 femmine – spiega il Sindaco Bortolot – con 108 famiglie ed una popolazione che è rappresentata da quasi il 60% da persone anziane, con la tendenza ad essere autosufficienti in moltissime cose.  C’è il servizio di assistenza domiciliare tramite una cooperativa, in questi giorni è stata richiesto il servizio dopo due anni di inattività a Zoppè. Abbiamo un altro servizio, che offre i pasti a domicilio, questo è stato fermo per 5 anni”. A Zoppè di Cadore (BL) non c’è ospedale e non c’è una farmacia, ma esiste tanta solidarietà e tanta amicizia tra i cittadini. Chi ha bisogno di farmaci li può acquistare tramite il servizio offerto dal Comune.
 
“I miei concittadini – continua Bortolot – sono stati quasi tutti gelatai e hanno lavorato come artigiani nel nord Europa per 8-9 mesi all’anno fino a tarda età, lo stesso stanno facendo i loro figli”. Alla domanda cosa chiedono all’amministrazione comunale, il Sindaco risponde: “poco o niente, sono quasi tutti in presenza con il loro coniuge e chi è solo si aggrega con altri e insieme formano una grande famiglia dove si scambiano continuamente favori tra di loro”.
 
E’ indubbio che Zoppè sia un paese piccolo, scomodo e senza sbocchi, con una strada che termina proprio alla fine del paese: tuttavia questo minuscolo conta un forte volontariato, una Pro loco le cui iniziative coinvolgono tutti ed un bel gruppo di alpini. Nel paese con il più alto tasso di anziani nel Veneto, Zoppè può contare ancora nei legami forti tra le persone ed in un alto tasso di solidarietà, dove il “problema” del singolo diventa il problema di tutti. Non è retorica, ma la nuda e cruda verità che dovrebbe far riflettere veronesi e non solo!
 
Endrius Salvalaggio 

07 agosto 2018
© Riproduzione riservata

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