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In Veneto sarà possibile seppellire cani e gatti nel proprio giardino

di Endrius Salvalaggio

La Giunta regionale ha approvato all’unanimità la proposta dell'assessore alla Sanità Luca Coletto. Sarà perciò permesso ai proprietari di cani e/o di gatti di seppellirli nel proprio giardino di casa. Il provvedimento contiene anche la regolamentazione dell’istituzione dei “cimiteri per animali”, così come da tempo hanno già provveduto altre Regioni (ad esempio Toscana, Emilia Romagna ecc) in assenza di una norma nazionale

15 APR - Sono sempre felici di stare con noi, sanno come starci vicini nei momenti difficili e non tradiscono mai. In cambio chiedono cibo e affetto. E noi, dai nostri quatto zampe non vorremmo mai separarci. Eppure, prima o poi quel momento arriva.
 
Cosa fare allora? Cimitero per cani, cremazione o tumulazione in giardino? Se qualcuno pensa che si stia scherzando, sbaglia. A Roma c’è il cimitero per animali più antico d'Italia, nonché il più grande d’Europa. Qui troveremo seppelliti dalla gallina del Duce al cane di Pertini, e altro ancora. Costruito in epoca fascista nel 1923 su richiesta di Mussolini al papà dell’attuale proprietario, Luigi Molon. Quest’area ospita cani – gatti e tutti gli animali legati d’affezione col proprietario.
 
A Padova c’è Argo, un cimitero che conta più di 7000 tombe per animali, nato nel 1997 e realizzato in collaborazione con il Comune di Padova. Oppure, per chi volesse la legge dà la possibilità  ai proprietari di animali d’affezione  di procedere alla cremazione tramite il veterinario. La novità vera, tuttavia, è che tra qualche giorno, in forza di delibera approvata di recente e da pubblicarsi nel Bur della Regione Veneto, sarà possibile seppellire il proprio animale domestico in giardino e/o in aree private.
 
La Giunta regionale ha approvato all’unanimità la proposta dell'assessore alla Sanità Luca Coletto; sarà perciò permesso ai proprietari di cani e/o di gatti di seppellirli nel proprio giardino di casa. Il provvedimento contiene anche la regolamentazione dell’istituzione dei “cimiteri per animali”, così come da tempo hanno già provveduto altre Regioni (ad esempio Toscana, Emilia Romagna ecc) in assenza di una norma nazionale.
 
La sepoltura del quattro zampe nel giardino di casa non potrà prescindere dall'intervento del veterinario, che a sua volta dovrà certificare che l’animale non è morto a causa di malattie infettive perché il pericolo, in quest’ultimo caso, è che nel processo di decomposizione si possa inquinare le falde acquifere.
 
Se nel cane è presente un tatuaggio o un microchip, che registra la sua identità, il veterinario rilascerà un certificato di morte che andrà consegnato all’Asl territorialmente competente, che provvederà, a sua volta, alla cancellazione dall’anagrafe canina.
 
Endrius Salvalaggio

15 aprile 2018
© Riproduzione riservata

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