Roma. Un centro per l’autismo nella villa confiscata al clan dei Casamonica
La struttura è stata consegnata all’Angsa, l’associazione nazionale genitori soggetti autistici, per 9 anni. Sarà il luogo che ospiterà un progetto incentrato nel coinvolgimento attivo delle famiglie nella gestione delle persone con disturbo autistico. “Un’iniziativa importante che non è un fatto isolato, ma parte di una strategia sul riutilizzo dei beni sequestrati”, afferma il presidente della Regione, Nicola Zingaretti.
08 SET - “Una grande vittoria dello Stato e della legalità: per la prima volta un immobile confiscato al clan dei Casamonica arriva alla conclusione del percorso dal sequestro al riutilizzo sociale. È una sfida vinta che dimostra prima di tutto una cosa: quando lo Stato fa squadra si ottengono risultati straordinari”. Così il presidente della Regione Lazio,
Nicola Zingaretti, annuncia attraverso il suo blog la consegna di una villa del clan all’Angsa, l’associazione nazionale genitori soggetti autistici. Sarà il luogo che ospiterà un progetto incentrato nel coinvolgimento attivo delle famiglie nella gestione delle persone con disturbo autistico.
“Insieme alla Regione Lazio, hanno fatto la loro parte l’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati, il Tribunale per le Misure Preventive, la Procura, la Prefettura e tutte le forze di polizia”, si legge nella nota sul blog di Zingaretti, che evidenzia come sia “importante favorire l’alleanza delle persone perbene, credo che sia superiore alle alleanze criminali. Spesso queste sono più organizzate, ma quando i cittadini si organizzano si vince: quella di oggi è una giornata importante per Roma e per i cittadini di questa zona, perché questo luogo torna ad essere luogo aperto. Confiscato non vuol dire che qualcosa è stato tolto. Lo Stato confisca per dare ai cittadini. Questi sono luoghi di libertà. La battaglia per la legalità è una battaglia di riconsegna anche dei luoghi”.
La destinazione che avrà questo edificio è motivo di particolare soddisfazione per la Regione. La nota definisce quello dell’Angsa “un progetto d’eccellenza che sarà un punto di riferimento per la rete di assistenza sull’autismo che sta nascendo nel Lazio. Diamo in comodato d’uso la struttura per 9 anni: il fulcro del progetto sta nel coinvolgimento attivo delle famiglie nella gestione delle persone con disturbo autistico. Una novità importante, che si inquadra nel percorso che la Regione Lazio ha intrapreso per dare nuove risposte a chi soffre di questo disturbo e alle famiglie”.
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Lo stiamo facendo in tanti modi – prosegue la nota -, ad esempio con il piano regionale per recepire le linee guida nazionali sull’autismo. la delibera per renderlo operativo, molto attesa dalle associazioni e dalle famiglie, sarà presto portata in giunta. Tra l’altro destineremo proprio alle persone con disturbo autistico una parte dei 9,1 milioni previsti per il Lazio con il ‘Dopo di noi’, il fondo nazionale per l’assistenza ai disabili privi di sostegno familiare. Infine, a breve avvieremo il piano per il riconoscimento precoce dei disturbi autistici rivolto a tutti i nuovi nati e ai bambini del Lazio. Un atto importante, per costruire percorsi di assistenza, presa in carico e sostegno scolastico”.
Nella nota pubblicata sul blog di Zingaretti si evidenzia, inoltre, come “questa importante iniziativa non è un fatto isolato, ma parte di una strategia sul riutilizzo dei beni sequestrati fondata sulla costruzione di un rapporto solido con l’agenzia nazionale, di collaborazione con le istituzioni locali e tanti atti concreti. Il Protocollo sui beni sequestrati e confiscati –rinnovato per la seconda volta- che abbiamo sottoscritto con il Tribunale di Roma, la Corte d’Appello di Roma, la Procura della Repubblica di Roma e diversi altri importanti attori ci sta aiutando a restituire interi territori alla comunità”.
08 settembre 2017
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