Piano ospedaliero. Cgil, Cisl e Uil in sit in davanti alla Regione. Firmato accordo con Emiliano
L’intesa, ha spiegato il segretario Generale della Cgil Puglia Pino Gesmundo, riguarda la riduzione liste di attesa, la centrale unica di acquisti, l’attivazione dei presidi territoriali, il piano straordinario assunzioni e il confronto costante, anche a livello di Asl, con i sindacati. “C’è sintonia sugli obiettivi e i percorsi, ma ovviamente è un accordo tutto da verificate e sperimentare”.
12 DIC - “Emiliano occupati della salute dei pugliesi”. Con questo slogan Cgil, Cisl e Uil sono scesi oggi in strada, davanti alla sede della Giunta regionale pugliese, per protestare contro il piano di riordino ospedaliero. Da una diversa rimodulazione dei posti letto nelle province e investimenti sulla prevenzione, dalla organizzazione di una rete territoriale socio-sanitaria alla centrale unica degli acquisti per tenere sotto controllo la spesa, dalle assunzioni per coprire gli organici carenti a un percorso per ridisegnare la sanità privata e abbattere la mobilità passiva elevando i punti di eccellenza. Queste alcune delle richieste dei sindacati confederali, che nelle scorse settimane avevano lamentato anche la mancanza di confronto con il presidente-assessore
Michele Emiliano.
Confronto che è arrivato oggi e che ha portato alla firma di un’intesa tra Emiliano e le sigle sindacali. Riduzione delle liste di attesa, centrale unica di acquisti, attivazione dei presidi territoriali e piano straordinario assunzioni, questi i contenuti dell’accordo.
“È un documento tutto di merito che affronta alcuni temi fondamentali, a partire dagli sprechi in termine sia di ambiti in cui è possibile risparmiare ma anche di ruberie”, ha spiegato il segretario Generale della Cgil Puglia,
Pino Gesmundo, uscendo dal palazzo della Regione.
Con Emiliano, ha proseguito, “abbiamo fatto il punto sulla necessità di attivare da subito il percorso per le nuove assunzioni. Ragionato anche su come risponde alle esigenze di salute del territorio rispetto alla chiusura degli ospedali e della risposta che invece il territorio deve essere in grado subito di dare, quindi abbiamo parlato dell’attivazione presidi territoriali per avere questa immediata risposta”.
Gesmundo ha spiegato che il nuovo piano di riordino e il piano operativo “avevano già ricompreso una serie di richieste che Cgil, Cisl e Uil avevano presentato rispetto a temi come gli equilibri territoriali, ma il punto più importante di questa intesa è il riconoscimento del ruolo forte dei sindacati confederali e l’attenzione che da questo momento in poi anche le Asl dovranno avere nei nostri confronti. Abbiamo stabilito anche le modalità e le procedure con cui dovrà essere sviluppato questo confronto con le Asl”.
Il segretario regionale della Cgil ha comunicato che uno dei temi su cui lavorare è quello delle liste d’attesa, “per le quali sono previste anche misure drastiche, sanzionatorie ed incentivanti nei confronti degli operatori. Ma dovrà essere affrontato anche il tema dell’intramoenia e dell’impossibilità di poter ragionare da una parte con liste d’attesa lunghissime e dall’altra con soluzioni che però può consentirsi solo chi ha risorse a disposizione”.
Gesmundo ha detto che con Emiliano c’è “sintonia sugli obiettivi e i percorsi, ma ovviamente – ha evidenziato – è un accordo tutto da verificare e sperimentare”.
Alla manifestazione indetta da Cgil, Cisl e Uil era presente anche il consigliere regionale
Cosimo Borraccino (Noi a Sinistra per la Puglia), presidente della Commissione consiliare affari generali e personale, che ha partecipato insieme a
Tommaso Fiore, già assessore alla Sanità nelle Giunte Vendola, e
Nico Bavaro della segreteria regionale di Sinistra Italiana.
“Il mio partito – commenta Borraccino in una nota diffusa a margine della manifestazione - ha garantito il massimo sostegno in questa battaglia di civiltà che i comitati di lotta spontanei, nati in difesa degli ospedali, e i sindacati stanno portando avanti contro un Piano di riordino ospedaliero completamente sbagliato che non interviene sulle criticità della sanità pugliese ma che si limita soltanto, con una cesoia ragionieristica, a tagliare subito gli otto presidi ospedalieri e a breve gli altri sette. Il momento è stato propizio per scambiarsi idee e contributi rispetto alla stagione delicata che si sta vivendo”.
“Sinistra Italiana – conclude Borraccino - rilancia mettendo in campo subito delle iniziative su tutti territori pugliesi a partire da quella che tra pochi giorni avremo a Valenzano per la difesa della Neuro Chirurgia dell'ospedale Di Venere di Bari. Continueremo a Grottaglie, negli altri comuni del brindisino, a Triggiano, nel foggiano e in tutta la Puglia. Saremo in prima fila in questa battaglia per garantire il diritto universale alla salute. La salute e un'assistenza sanitaria uguale per tutti indipendentemente dal cento e dalle possibilità economiche bisogna garantirla a tutti”.
12 dicembre 2016
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