Lazio. Conte (Sicads) a Zingaretti: “No a day surgery affidate a professionalità non mediche”
In vista dell’approvazione degli atti aziendali delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere da parte della regione, il presidente della Società Italiana di Chirurgia Ambulatoriale e Day Surgery si rivolge al governatore per sottolineare che “in campo sanitario medico la competenza clinica è esclusiva prerogativa della professione medico chirurgica”.
19 NOV - Il presidente della Sicads, Società Italiana di Chirurgia Ambulatoriale e Day Surgery,
Luigi Conte, in vista dell’approvazione degli atti aziendali delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere della Regione Lazio scrive una lettera al presidente
Nicola Zingaretti “per rilevare che in alcune bozze di piani attuativi aziendali si appalesa il chiaro indirizzo ad affidare a professionalità non mediche la responsabilità di unità operative/sezioni/letti dedicati di day surgery e di week-surgery” .
Nella lettera si vuole ricordare “che unità operative autonome/sezioni di day surgery, a fronte di una potenziale attività chirurgica multidisciplinare che per talune specialità può arrivare fino all’80%, non può prescindere dall’identificazione di un responsabile clinico a garanzia della sicurezza delle cure e della loro efficacia ed efficienza e che un responsabile dell’U.O. di DS non è chiamato a rispondere e gestire la complessità di un singolo prodotto chirurgico erogato, o della esecuzione personale della procedura, ma, piuttosto, del compito di far girare un sistema complesso ad alto impatto non solo organizzativo-gestionale ma anche clinico-assistenziale”.
Infine Conte conclude sottolineando “che l’attività di chirurgia ambulatoriale complessa e quella di day surgery ed in generale a degenza breve per raggiungere il massimo di efficienza ed efficacia devono prevedere percorsi autonomi ben strutturati e regolamentati e che laddove è previsto l’espletamento di una funzione clinico assistenziale insieme ad una attività organizzativo-gestionale non si può in nessun modo prescindere dall’affidamento della responsabilità ad un professionista medico. Infatti in campo sanitario medico la competenza clinica è esclusiva prerogativa della professione medico chirurgica a legislazione vigente e giurisprudenza acclarata e mai, come più volte affermato dalla Corte di Cassazione e dal Consiglio di Stato, motivazioni di mero ordine economico o, ancora peggio, di task shifting, possono assurgere a livello di primazia rispetto alle esigenze clinico assistenziali e di tutela della qualità e sicurezza delle cure”.
19 novembre 2014
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