“Siamo di fronte ad una svolta storica, ad un passo che deve essere decisivo per risanare finalmente con i giusti metodi il buco della sanità italiana. E’ stata invertita la rotta, adesso pari avanti tutta” ha dichiarato l’assessore alla sanità della Regione del Veneto Luca Coletto. “E’ una vittoria di chi come noi ha sempre chiesto una seria lotta agli sprechi – aggiunge Coletto – ma è anche una vittoria per tutti i cittadini nelle cui tasche si dovrà smettere di infilare le mani per tappare ora un buco ora un altro”.
Si parte subito applicando la normativa che già c’è, spiega Coletto “e che costituisce un totale cambio di rotta rispetto al vecchio e ingiusto criterio della spesa storica che veniva applicato e regolarmente andava a colpire le Regioni virtuose come il Veneto. Si sanerà così il non governo della spesa introdotto con i tagli orizzontali nel 2011. A ruota – conclude Coletto – va il nuovo Patto per la Salute che dovrà essere un vero e proprio piano regolatore virtuoso per la costruzione di una nuova sanità in Italia”.
Plauso all’intesa sui costi standard anche dal governatore del Veneto Luca Zaia: “Battaglia vinta, finalmente si parte. Con l’accordo sui costi standard, riprende un cammino che era stato colpevolmente abbandonato dal 2011. E i risultati, in termini di finanza pubblica, sono drammaticamente sotto gli occhi di tutti”.
“Si dà finalmente corpo a quella svolta che attendevamo da anni. Basti pensare che stiamo parlando e aggredendo un volume di risparmi potenziali pari a decine di miliardi, più di qualche finanziaria – riprende Zaia – Un attendismo pernicioso, quello posto sulla materia dai governi dal 2011 a oggi, che ha consentito agli spreconi di continuare a sprecare e agli esecutivi di applicare i tagli orizzontali che uccidevano i virtuosi e non colpivano gli scialacquatori di denaro pubblico, avvilivano i servizi e costringevano le Regioni coi i conti in ordine a tirare la cinghia anche più del necessario”.
“Una vittoria vera – conclude Zaia – perché si parte subito. Ora tutti capiranno cosa significa quando sosteniamo che una siringa acquistata da un ospedale del Veneto viene pagata sei volte meno che in tante altre realtà, che un pasto a un paziente può arrivare a costare a noi fino a dieci volte di meno… Significa che i soldi dei veneti non verranno più sprecati e che non dovranno mai più finire a coprire i buchi chi pratica finanza pubblica allegra”.
Soddisfazione anche per il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi che ha specificato come la Regione ha “sempre detto di essere favorevole all'applicazione dei costi standard e anche alla sua operatività sperimentale già nel 2013''. L'applicazione dei costi standard nella sanità, secondo il presidente Chiodi, “apre una nuova fase della sanità regionale. Una prospettiva nuova in ragione della quale nessuno potrà poi disperdere risorse o lamentare diversi trattamenti e diversi costi regione per regione. Questo - prosegue Chiodi - permetterà di allocare meglio le risorse finanziarie messe a disposizione delle Regioni, eliminando in questo modo le sacche di spreco”. Per quanto riguarda il 2014, invece, Chiodi ha detto che le ''Regioni faranno una loro proposta migliorativa rispetto a quella presentata dal Ministero”.
Sì ai costi standard anche per l'assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Mario Mantovani che ha commentato così l’intesa: “Abbiamo trovato la quadra in un clima molto disteso. I costi standard partiranno subito, già dal 2013, e andranno a regime dal 2014”.
“Twitta” il suo assenso il governatore campano Stefano Caldoro: “Bene accordo regioni su costi standard ma rivisti e migliorati”.
"Hanno vinto la responsabilità e l'efficienza - ha spiegato il governatore del Piemonte, Roberto Cota - Come Regioni del nord avevamo posto questa questione dal punto di vista politico. Non si tratta di aver vinto in assoluto, ma di aver fatto valere il principio della responsabilità e dell' efficienza".
06 novembre 2013
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