Friuli Venezia Giulia. Serracchiani: "In arrivo riforma sanità, la regione la attende dagli anni '90"
L'assessore alla sanità Telesca ha poi spiegato che si comincerà dalla soppressione della riforma Tondo. "Bisogna partire non dall'architettuta istituzionale del sistema, ma dall'analisi dei bisogni dei cittadini".
20 AGO - Novità importantissime in vista per la sanità friulana. Nell’agenda della giunta guidata da Debora Serracchiani è inserita tra le priorità la riforma della sanità regionale. Lo ha annunciato la stessa governatrice nelle sede udinese della Regione, davanti alla stampa e alla presenza anche del vicepresidente Sergio Bolzonello, dell’assessore alle Finanze Francesco Peroni e delle responsabili Sanità e Ambiente Maria Sandra Telesca e Sara Vito.
“È dagli anni '90 che questa regione attende una riforma generale del settore - ha affermato
Serracchiani - quindi i temi da affrontare sono molti e complessi, perchè nel frattempo è cambiato il mondo e sono cambiate le esigenze dei cittadini”. Da parte sua l’assessore
Telesca ha aggiunto di star lavorando intanto alla soppressione della ‘riforma Tondo’ e di “puntare non tanto alle infrastrutture quanto alle nuove esigenze dei cittadini sulle quali modulare la riforma complessiva”. Secondo Telasca "bisogna partire non dall'architettura istituzionale del sistema, ma dall'analisi dei bisogni delle persone, che stanno repentinamente cambiando. La rimodulazione dell'offerta deve perciò tener conto prima di tutto dei dei bisogni, in un quadro di sostenibilità economica". Alla riforma si arriverà, ha assicurato l'assessore, attraverso un ampio confronto con tutti i soggetti interessati, a cominciare dalle associazioni dei cittadini. È anche a buon punto il confronto con il governo per arrivare all'abolizione del ticket di 10 euro a ricetta, partendo da una stima reale delle entrate.
La richiesta di cancellare la riforma Tondo era arrivata a gran voce dal fronte sindacale. “Una riforma che – aveva tuonato Orietta
Olivo, responsabile regionale Cgil per sanità e welfare – registrò la nostra contrarietà sin da quando ci è stata presentata come disegno di legge, lo abbiamo ribadito dopo la sua approvazione, lo ribadiamo con maggiore forza adesso, condividendo l’obiettivo di un nuovo intervento legislativo di segno completamente diverso”.
20 agosto 2013
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