PA Trento. Alzheimer, bambini e anziani malati riscoprono insieme il passato
Il progetto T-essere memoria, iniziato nel 2015 con gli anziani, prosegue ora con il coinvolgimento degli alunni delle scuole primarie. Partendo dalla conoscenza del Museo delle Palafitte di Fiavé, luogo deputato a custodire le memorie del passato, i bambini imparano e aiutano gli anziani a ricordare e comunicare.
27 MAG - “Un progetto che unisce le generazioni, le mette a contatto sul filo dei ricordi e della memoria, anche quella che vacilla, se ne va e a tratti riaffiora”. Così una nota della PA di Trento descrive il progetto “T-Essere Memoria” dedicato ai malati di Alzheimer che, iniziato nel 2015, prosegue ora con una nuova fase che oltre agli anziani coinvolge gli alunni delle scuole primarie. “Partendo dai reperti custoditi al Museo delle Palafitte di Fiavé, attraverso incontri e laboratori, bambini e anziani hanno interagito in un percorso di reciproca conoscenza”, spiega la nota.
Martedì 31 maggio, alle ore 14.30, a Zivignago di Pergine Valsugana, presso la scuola primaria, si terrà la presentazione dell'iniziativa realizzata dai Servizi Educativi dell'Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con la classe seconda della scuola primaria di Zivignago e gli anziani residenti del “Nucleo Alzheimer - La Sorgente“ dell'Azienda per i Servizi alla Persona “Santo Spirito” di Pergine Valsugana.
Il progetto sperimentale è nato dal “desiderio di costruire un percorso che partendo dalla conoscenza del museo, luogo deputato a custodire, tutelare, valorizzare le memorie del passato, invitasse i bambini a progettare e costruire strumenti e materiali efficaci per comunicare con persone affette da demenza, che hanno quindi compromesse alcune funzionalità, in particolare la memoria”.
Le archeologhe
Luisa Moser e
Chiara Conci dei Servizi Educativi dell’Ufficio beni archeologici,
Mirta Franzoi di Alteritas Trentino Interazione fra i Popoli e le insegnanti
Graziella Paoli e
Lorena Zeni hanno coinvolto bambini e anziani in un percorso parallelo di analisi e conoscenza di alcuni reperti, rinvenuti nel sito palafitticolo di Fiavé e ora in museo, che sono testimonianza di antiche attività, saperi e tecniche. Anziani e bambini hanno lavorato sugli stessi reperti, naturalmente adottando metodologie e strategie diverse, si sono cimentati negli stessi laboratori pratici (lavorazione dell'argilla, preparazione del burro, macinatura dei cereali e preparazione della marmellata, tessitura) e si sono recati in visita al Museo delle Palafitte di Fiavé. “Un momento particolarmente significativo del progetto – spiega la nota - è stato l'incontro presso l'APSP durante il quale i bambini hanno conosciuto i nonni speciali e hanno consegnato a ciascuno di loro un disegno raffigurante il nonno o la nonna e l'attività svolta in gioventù”.
Infine i piccoli alunni hanno prodotto oltre a disegni, rielaborazione di racconti e ricostruzioni della palafitte di Fiavé, un “Libro tattile”, che è stato donato agli anziani con lo scopo di risvegliare, attraverso i sensi (tatto, vista e olfatto) la memoria di chi, come il malato di Alzheimer, la sta lentamente perdendo.
L'esperienza vissuta è sfociata nella pubblicazione didattica “T-essere memoria” che documenta con i disegni dei bambini, foto e racconti il percorso svolto. “Una testimonianza tangibile di come il museo non è solo custode del passato, ma un'entità viva e un luogo di inclusione e partecipazione sociale. Un luogo dove si favorisce il confronto e il contatto intergenerazionale e la relazione fra bambini e persone con disabilità senza generare paure, pregiudizi ed esclusione”.
“T-essere memoria” prosegue ora anche in altre realtà del Trentino presso la Scuola dell'infanzia di Fiavé e le APSP S.Croce nel Bleggio, Pinzolo, Condino, Pieve di Bono e Storo con incontri, laboratori e visite al sito archeologico e al Museo delle Palafitte di Fiavé.
27 maggio 2016
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