In Piemonte scalda i motori il piano per le Case della salute. Intesa Cgil, Cisl, Uil-Regione
Il piano prevede l’istituzione di 55 Case della Salute (una per ogni distretto socio sanitario) in tutto la Regione di centri attrezzati e aperti 24 ore al giorno nei quali saranno ospitati ambulatori, medici di famiglia, specialisti e infermieri, punti prelievi e servizi assistenziali. Oggi siglata intesa tra Regione e sindacati: saranno condivisi i principi e gli obiettivi del piano. Attivato un tavolo di monitoraggio condiviso.
13 GEN - Un’intesa sulla realizzazione delle Case della Salute e sul miglioramento dell’offerta sanitaria in Piemonte è stata sottoscritta questa mattina dall’assessore alla Sanità
Antonio Saitta e dai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil al termine di un incontro presso l’assessorato, a cui hanno partecipato i tecnici della Regione e per la delegazione sindacale le segreterie regionali, le federazioni dei pensionati, della funzione pubblica e dei medici di tutte e tre le sigle.
Nell’accordo si "condividono principi e obiettivi del piano varato dalla Regione, che prevede l’istituzione di almeno una Casa della Salute in ogni distretto socio-sanitario, oltre alla conferma e al consolidamento anche nei prossimi anni del finanziamento già stanziato per il 2017. Il potenziamento dei servizi territoriali e l’attuazione del progetto saranno seguiti da un tavolo di monitoraggio specifico costituito dall’assessorato e da Cgil, Cisl, Uil Piemonte".
“L’obiettivo di potenziare l’offerta sanitaria in funzione della reale domanda di salute – spiega l’assessore Saitta - è condiviso dal sindacato e questo non può che rafforzare l’impegno della Regione Piemonte a proseguire: con la rete delle Case della Salute intendiamo creare punti di riferimento sul territorio per tutti i malati cronici e per i pazienti non gravi, lasciando agli ospedali il compito di occuparsi delle emergenze e delle prestazioni a grande specializzazione. In questo modo risponderemo in modo migliore alle esigenze dei pazienti, riducendo i ricoveri ospedalieri impropri e i rischi di sovraffollamento dei pronto soccorso”.
“Con l’accordo odierno – sottolineano i segretari regionali
Graziella Rogolino(Cgil),
Sergio Melis (Cisl) e
Franco Lo Grasso (Uil) – inizia un percorso, da tempo oggetto di proposta del sindacato, di potenziamento della rete territoriale dei servizi. I cittadini piemontesi non saranno obbligati a fare ricorso solo alle cure degli ospedali. L’intesa garantisce anche continuità di finanziamento ai servizi territoriali che sono il punto di risposta più vicino alle persone”.
Il piano sulle rete di assistenza territoriale prevede l’istituzione di 55 Case della Salute in tutto il Piemonte, centri attrezzati e aperti 24 ore al giorno nei quali saranno ospitati ambulatori, medici di famiglia, specialisti e infermieri, punti prelievi e servizi assistenziali. “In parte – dice la Regione - si tratta di realtà già attive, che gradualmente saranno potenziate, in parte verranno create con la riconversione di strutture esistenti”.
13 gennaio 2017
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