Vaccini. In Commissione Salute delle Marche approvata pdl che conserva l’obbligo per le scuole
Via libera a maggioranza - con il voto contrario di M5s e Lega Nord - al testo unificato di due pdl sulle vaccinazioni. L’accesso ai servizi viene subordinato all’obbligo vaccinale previsto dal decreto convertito in legge nel luglio 2017. Volpini: “Con la legge le coperture erano salite. Uno slittamento potrebbe compromettere questo trend positivo”. L’esame in Aula nel corso della seduta convocata per lunedì 27 agosto.
23 AGO - La commissione Sanità del Consiglio regionale delle Marche dice no allo slittamento di 1 anno dell’obbligo vaccinale per l’accesso a scuola e lo fa con una proposta di legge approvata ieri insieme a un secondo provvedimento, andando a formare un testo unificato che acquisisce nella loro totalità le due proposte. Il via libera è arrivato a maggioranza, con il voto contrario del Movimento 5 Stelle e della Lega Nord.
Nel dettaglio, uno degli atti - a firma Ceriscioli, Mastrovincenzo, Minardi, Urbinati, Busilacchi - interviene nell’ambito della legge di settore approvata nel 2017 e stabilisce che l’accesso ai servizi sia subordinato all’obbligo vaccinale previsto dal decreto convertito in legge nel luglio 2017, demandando ai coordinatori degli stessi servizi accertarne il rispetto. Questo perché “la Regione tutela la salute della comunità come bene sociale prioritario ed in particolare preserva lo stato di salute dei minori e della collettività con cui gli stessi entrano in contatto fin dai primi anni di vita, individuando la vaccinazione quale fondamentale strumento indispensabile di prevenzione primaria”.
Nell’altra proposta di legge (sottoscritta dai consiglieri Volpini, Mastrovincenzo, Urbinati, Giancarli, Traversini, Giacinti, Rapa, Minardi, Micucci, Busilacchi e Marconi) si prende in esame la normativa del 2003 sulla disciplina regionale dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza. Attraverso l’atto viene chiarito a quali servizi devono essere applicate le disposizioni previste dalla normativa statale. Nello specifico a “nidi d'infanzia; centri per l'infanzia; spazi per bambini, bambine e per famiglie; centri di aggregazione per bambini, bambine e per adolescenti; agrinido; nidi domiciliari; servizi sperimentali.
“Abbiamo ritenuto necessario intervenire – sottolinea il Presidente, nonché relatore di maggioranza, Fabrizio Volpini - per fare chiarezza sui servizi educativi alla luce della confusione creata dalla circolare del Ministro e dopo l’approvazione, da parte di uno dei rami del Parlamento, del rinvio di un anno per l’obbligo vaccinale per i servizi educativi”.
Volpini fa presente che “la nostra Regione, attraverso la legge del 2017, ha messo mano ad una situazione molto complessa che negli ultimi anni faceva registrare un calo abissale della copertura vaccinale sia per l’esavalente che per il morbillo. Con la nuova normativa si è determinato un incremento della stessa copertura. Uno slittamento potrebbe compromettere questo trend positivo”.
Di parere completamente opposto Romina Pergolesi, relatrice di minoranza: “Non c’è emergenza, non ci sono epidemie in corso. Si sapeva che l’anno scolastico sarebbe iniziato. Il monitoraggio regionale delle reazioni avverse continua ad essere un punto debole di questa amministrazione. Abbiamo genitori non informati ed operatori non formati. Chiediamo trasparenza a tutti i livelli e la pubblicazione sul sito della Regione dei dati e delle linee guida aggiornate per la corretta profilassi vaccinale. Proprio su questi aspetti vertono alcuni miei emendamenti”.
Il testo unificato verrà preso in esame nel corso della seduta del Consiglio regionale convocata per lunedì prossimo 27 agosto.
23 agosto 2018
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