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QS Edizioni - domenica 22 dicembre 2024

Lavoro e Professioni

Ecm. Commissione nazionale pronta alla riforma, un anno di tempo per cambiare. Nel frattempo prorogata al 31/12/2020 scadenza crediti del triennio 2017-2019

immagine 18 dicembre - Questo l’obiettivo deciso nel corso della riunione della Commissione questa mattina e comunicato dalla Fnomceo. Tra le prime mosse da attuare l’istituzione di un gruppo di lavoro per la revisione e la valorizzazione del sistema della formazione continua. Tra gli obiettivi nazionali, anche la formazione sull’uso della cannabis terapeutica. Accreditati i percorsi di sperimentazione sulla medicina di genere.
Il sistema Ecm va rivisto. A stabilire che, a vent’anni dalla sua istituzione, il processo attraverso il quale ogni professionista della salute si mantiene aggiornato, per rispondere ai bisogni dei pazienti, alle esigenze del Servizio sanitario e al proprio sviluppo professionale non è più adeguato è stata, questa mattina, la stessa Commissione nazionale per l’Educazione continua in Medicina, di cui è presidente il Ministro della Salute Roberto Speranza, e della quale il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, è Vicepresidente.
 
Nove i punti all’Ordine del giorno della seduta, che si è conclusa con diverse delibere. Tra le principali, quella che istituisce un Gruppo di lavoro per la revisione e la valorizzazione del sistema della formazione continua nel settore salute. Per la Fnomceo, faranno parte della squadra che scriverà le regole dell’aggiornamento per i prossimi anni il Segretario, Roberto Monaco, il Coordinatore dell’Area Strategica Formazione, Roberto Stella e il Componente della Commissione nazionale Albo Odontoiatri, Alessandro Nisio.
 
“La formazione continua dei professionisti della salute è una garanzia per la salute del cittadino e per la qualità del sistema di cure – spiega il Presidente della Fnomceo, Filippo Anelli – con l’istituzione di questo Gruppo di lavoro, la si vuol valorizzare, intercettando i fabbisogni di formazione di tutte le componenti delle professioni oggi esistenti: penso ai professori universitari e ai ricercatori, e delle nuove professioni. E adeguandola alle esigenze del Servizio sanitario nazionale, che deve fare i conti con i nuovi scenari legati, ad esempio, all’intelligenza artificiale, alle inedite frontiere della bioetica, alla cronicità e, non ultima, alla multidisciplinarietà e al lavoro in equipe”.
 
“Il Gruppo di Lavoro nasce dal fatto che il sistema nazionale Ecm è ormai datato, quindi bisogna revisionarlo – continua il Segretario della Fnomceo, Roberto Monaco -. Questo comporta che la multiprofessionalità, che già utilizziamo nel lavoro quotidiano, venga portata a sistema, includendo anche i nuovi Ordini istituiti con la Legge 3/2018”.
 
E proprio per dar tempo ai nuovi Ordini di entrare a pieno titolo nel sistema dell’Ecm, oltre che per dare pieno corso alla riforma del sistema, “finalizzata ad elevare la qualità degli eventi formativi per migliorare le competenze e le abilità cliniche, tecniche e manageriali degli operatori sanitari, con l’obiettivo di  assicurare efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza all’assistenza prestata dal Servizio sanitario nazionale”, la Commissione ha deliberato di: mantenere l’obbligo formativo, pari a centocinquanta crediti, per il triennio 2020-2022; e consentire l’acquisizione dei crediti formativi relativi al triennio 2017/2019 sino al 31 dicembre 2020.
 
Tra le altre novità, anche l’inserimento della formazione sull’utilizzo della cannabis terapeutica nella gestione del dolore tra le tematiche di interesse nazionale, con relativo bonus di crediti, e l’accreditamento dei percorsi multidisciplinari di sperimentazione clinica dei medicinali, nei quali sia data rilevanza alla medicina di genere e all’età pediatrica.
 
“Ringraziamo il Segretario della Commissione nazionale Ecm Olinda Moro per aver fortemente sostenuto queste delibere – conclude Anelli – che vanno nel senso della valorizzazione delle cure palliative e delle innovazioni cliniche, come previsto dalla stessa Legge 3/2018”.
 
18 dicembre 2019
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