Stop alle esclusioni da asili, scuole dell'infanzia e in ogni tipo di istituto scolastico per i non vaccinati. Lo prevede un emendamento al ddl vaccini (n.7.0.1), presentato l'altro ieri, a prima firma della vicepresidente della Commissione Sanità del Senato,
Maria Cristina Cantù (Lega), del presidente
Pierpaolo Sileri (M5S) e di un altro esponente della Lega, la senatrice
Sonia Fregolent.
L'emendamento introduce un nuovo articolo 7-bis sull'accesso ai servizi educativi per l'infanzia e al sistema educativo di istruzione e formazione prevedendo che, a decorrere dall'entrata in vigore della nuova legge, per i servizi educativi per l'infanzia, le scuole dell'infanzia e per tutti i gradi di istruzione, incluse le scuole private non paritarie, nonchè per i centri di formazione professionale regionale,
la presentazione della documentazione comprovante l'effettuazione delle vaccinazioni non costituirà più requisito di accesso al servizio, alla scuola, al centro ovvero agli esami.
Inoltre, la mancata presentazione della documentazione comprovante l'effettuazione delle vaccinazioni non determinerà la decadenza dall'iscrizione nè impedirà la partecipazione agli esami.
Contestualmente, al comma 2, vengono abrogati il comma 3 dell'articolo 3 e il comma 5 dell'articolo 3-bis della legge Lorenzin che impedivano l'accesso a scuola in caso di mancata presentazione della documentazione comprovante l'effettuazione delle vaccinazioni.
La richiesta di una norma per "far restare a scuola i bambini da 0 a 6 anni non vaccinati" era stata avanzata dal ministro dell'Interno e vice premier
Matteo Salvini nei giorni scorsi. Una richiesta alla quale il
ministro Grillo aveva risposto sottolineando che sulla materia “c’è un contratto che noi stiamo rispettando con la legge che è in discussione in queste ore al Senato e sono convinta che anche entro aprile riusciremo ad approvarla alla Camera”.
Giovanni Rodriquez