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Vaccini Covid. Ecco il piano di Bertolaso per la Lombardia: individuati 14 possibili poli per la vaccinazione di massa. Sabato e domenica prima sperimentazione alla Fiera di Milano

La Regione, con la nuova Unità di crisi vaccinale guidata da Bertolaso, ha messo a punto il suo piano di vaccinazione massiva. Il 6 e 7 in un padiglione della Fiera di Milano la sperimentazione con la somministrazione del richiamo a circa 2.500 volontari dell’Areu. “Cronometreremo i tempi per capire il totale del numero di vaccini che si riesce ad effettuare nelle 24 ore”, ha detto Bertolaso. Intanto la Sanità militare studia come trasformare i ‘drive in’ per i tamponi in punti vaccinali. IL PIANO

05 FEB - Si avvia a conclusione la Fase 1 della campagna vaccinale della Lombardia dedicata agli operatori sanitari e sociosanitari e agli operatori e ospiti delle RSA. La data prevista è il 23 febbraio, e dal giorno dopo dovrebbe partire la somministrazione agli oltre 700.000 ultra80enne.

Ma la Regione pensa in grande. E l’Unità di crisi vaccinale guidata da Guido Bertolaso ha già messo nero su bianco un modello di vaccinazione massivo che è pronto ad essere testato.“Sono arrivato da 72 ore – sono state le sue parole rilanciate da una nota della Regione – e la struttura tecnica composta dalle Dg Welfare e Protezione Civile e Areu è pronta e ha già iniziato a lavorare. L’abbiamo chiamata ‘Unità di crisi’, in onore e coerenza con il metodo che useremo per la più grande operazione di Protezione civile mai vista in Italia”.

“Abbiamo iniziato a lavorare sulle piante organiche dei team che saranno impiegati nelle vaccinazioni anticovid – ha spiegato Bertolaso – e sulle location dove questi opereranno. L’organizzazione sarà diversificata per territori e per questo puntiamo sul coinvolgimento dei sindaci e degli attori locali, sia per i luoghi da utilizzare, che per le equipe da mettere in campo”.

Al via, quindi, al test. “Sabato 6 febbraio  e domenica 7 in un padiglione della Fiera di Milano verrà effettuata la seconda fase. La sperimentazione  è stata avviata da Areu, qualche settimana fa. Saranno vaccinati circa 2.500 volontari dell’Azienda regionale dell’emergenza urgenza, che riceveranno così la seconda dose. Cronometreremo i tempi dall’inizio al termine della singola somministrazione per capire il totale del numero di vaccini che si riesce ad effettuare nelle 24 ore”, ha detto Bertolaso.

Ovviamente, ha evidenziato il coordinatore dell’Unità di crisi vaccinale, “tutto quello che abbiamo messo in piedi è condizionato all’arrivo dei vaccini e alle bizzarrie delle industrie farmaceutiche. Sappiamo che altri sieri, oltre a quelli attualmente autorizzati sono in arrivo”.
 


E proprio in merito a nuovi vaccini Bertolaso è tornato su quello russo Sputnik: “Credo che – ha detto – se ne parlerà sempre di più. Gli studi pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Lancet hanno evidenziato la sua efficacia e soprattutto l’assenza di effetti collaterali severi. Questo vale anche nelle sperimentazioni effettuate su volontari, individuati con metodi rigorosi”.

“Quello che ci vede impegnati – ha concluso Bertolaso – non è una corsa a chi è più bravo o capace, semplicemente occorre fare presto perché ogni minuto che perdiamo equivale a una persona che muore. Di morti per questa emergenza, l’Italia ne ha già avuti troppi. Dobbiamo fare presto e bene”.

La Regione intanto fa anche sapere che la Sanità militare ha in corso uno studio per la trasformazione degli attuali ‘drive in’ utilizzati per effettuare i tamponi in auto in punti per la somministrazione dei vaccini anti Covid. Lo studio, quindi, dovrebbe presumibilmente essere completato entro la fine della prossima settimana. Quindi, sarà sottoposto alla vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti.
 


05 febbraio 2021
© Riproduzione riservata

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