Bonus Covid. In Lombardia i sindacati della Dirigenza chiedono alla Regione più risorse
Contestata non solo l’entità del premio, ma anche l’esclusione del bonus degli specializzandi e dei medici in extramoenia. “Ora che le buste paga di giugno sono arrivate il malcontento è prevedibilmente assai diffuso, vuoi per l'esiguità del premio, vuoi per le esclusioni di questi colleghi che hanno svolto lo stesso lavoro di quelli premiati”, spiegano i sindacati. Chiesto un incontro per “sottoscrivere un nuovo accordo”.
29 GIU - “Ora che le buste paga di giugno sono arrivate il malcontento è prevedibilmente assai diffuso, vuoi per l'esiguità del premio, vuoi per le esclusioni di questi colleghi che hanno svolto lo stesso lavoro di quelli premiati”. È quanto scrivono, in una nota congiunta, i rappresentanti dei sindacati della Dirigenza del Ssr della Lombardia (
Stefano Magnone dell’Anaao Assomed,
Giuseppe Ricciardi e
Pasquale Razionale della Cimo, Cristina Mascheroni per l’Aaroi Emac,
Bruno Zecca della Fp Cgil Medici,
Gian Carlo Battaglia della Fvm,
Stefano Bracelli per Fassid, Danilo Mazzacane Cisl Medici,
Antonio Canino Fesmed,
Carlo Montaperto Anpo-Ascoti-Fials Medici,
Paolo Campi Uil Fpl Coordinamento Nazionale Delle Aree Contrattuali Medica, Veterinaria Sanitaria, e
Samuel Dal Gesso Fedirets sez. Fedir”.
Le OOSS del SSR lombardo hanno stipulato nelle scorse settimane gli accordi per i premi agli operatori che hanno direttamente partecipato alla lotta contro la pandemia da COVID-19. Ma “le norme che stanziavano le risorse regionali e statali - contestano i sindacati - sono state scritte in modo da escludere, purtroppo, per un verso i colleghi che hanno optato per la libera professione extramoenia, per un altro gli specializzandi non assunti con i contratti per l’emergenza. Durante le trattative entrambi i problemi sono stati posti sul tavolo ma, ad oggi, la questione non è stata risolta”.
Per i sindacati “ora è il momento di remunerare con senso di giustizia ed equità tutti i colleghi che si sono impegnati ad affrontare questa emergenza: le risorse statali previste dal Decreto Rilancio, secondo le OOSS, consentono a Regione Lombardia di stanziare ulteriori risorse, che vanno prioritariamente destinate a chi non ha ancora percepito nulla e in secondo luogo a maggiorare le primialità già decise dai precedenti accordi”.
I sindacati chiedono che la Regione Lombardia “si faccia promotrice di questa iniziativa e chiami le OOSS a sottoscrivere un nuovo accordo. Il tempo stringe e i colleghi lo chiedono giustamente e a gran voce”.
29 giugno 2020
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