FVG. Quattro strutture rimaste senza posti letto. Come fa Telesca a chiamarli ospedali?
di Walter Zalukar
05 GEN -
Gentile Direttore,
alle affermazioni di
Luigi Di Maio circa la chiusura di più ospedali nella Regione Friuli Venezia Giulia,
l’assessore alla Salute Sandra Maria Telesca ha prontamente replicato sostenendo che “in Friuli Venezia Giulia non è stato chiuso nessun ospedale”. Due posizioni nettamente contrapposte su un tema importante di sanità pubblica. Qual è la verità?
Come sempre mi attengo ai riscontri oggettivi. La legge regionale di riforma sanitaria n. 17/2014, all’articolo 34, comma 1, così recita: “I presidi ospedalieri di Cividale del Friuli, Gemona del Friuli, Maniago e Sacile, nonché parte del presidio ospedaliero "Maggiore" di Trieste, sono riconvertiti per lo svolgimento di attività distrettuali sanitarie e sociosanitarie”.
E’ innegabile che le attività distrettuali sono tutt’altra cosa di quelle ospedaliere, quindi se le 4 strutture sono adibite a queste attività non sono più ospedali.
Ulteriore conferma arriva dai dati trasmessi dalla Direzione Centrale della Salute alle organizzazioni sindacali della dirigenza medica, di cui alla tabella riportata a fondo pagina. Alla voce ospedali di Cividale, Gemona, Maniago, Sacile la dotazione dei posti letto risulta: 0 (zero).
Io non ho mai visto un ospedale con zero posti letto, quindi questi 4 che erano ospedali, non sono più ospedali. A meno che l’Assessore Telesca nella foga innovatrice non voglia introdurre la categoria degli ospedali con soli posti in piedi.
Walter Zalukar
Presidente Associazione Costituzione 3
05 gennaio 2018
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