La prenotazione non è un atto medico. Ecco perché diciamo no al progetto veneto “Oltre il Cup”
di Medici Fimmg di Mestre
14 GEN -
Gentile direttore,
siamo un gruppo di medici di medicina generale di Mestre, iscritti alla Fimmg. Dopo la
lettera della collega Ornella Mancin, di Cavarzere e le dichiarazioni del
Segretario Regionale Fimmg del Veneto Crisarà, desideriamo tornare sull'argomento “Oltre il Cup”, il progetto della Regione Veneto che prevede la prenotazione di esami e visite specialistiche da parte del medico di medicina generale direttamente dal suo computer, immediatamente dopo il rilascio dell'impegnativa.
Tale procedura è andata incontro ad una prima sperimentazione in provincia di Belluno, è stata posta in programmazione a Mestre e Venezia e prossimamente a Este e Montagnana.
Questa iniziativa, ha suscitato, come detto dalla collega Mancin, una vivace reazione tra i Mmg dell'ex-ULSS12 di Venezia, dal momento che rappresenta un ulteriore aggravio burocratico per un medico già oberato da una serie di incombenze informatiche e non solo, adeguatamente illustrate dalla collega, e soprattutto rappresenta un mortificante svilimento della professionalità del Mmg, costretto ad assumersi compiti di pretta natura amministrativa ed impiegatizia che lo distraggono dalla attività clinica vera e propria.
Lascia poi esterrefatti, il fatto che tutto ciò sia stato deciso (il Dott. Crisarà se n’è assunto pubblicamente la responsabilità) tramite accordi con i vertici politici ed amministrativi della Regione senza minimamente avere in precedenza consultato ed informato la base ovvero tutti noi Mmg che ne siamo venuti a conoscenza a “giochi già fatti”.
Poco convincono le giustificazioni del Dott. Crisarà il quale sostiene che l'adesione al progetto è “su base volontaria” dal momento che esistono documenti che comprovano come il progetto stesso già preveda a regime un notevole risparmio (in milioni di Euro), e come può essere realizzato tale risparmio se non tagliando ore di lavoro nei Cup e addossando ai Mmg le mansioni degli addetti agli sportelli? La sperimentazione è solo uno specchietto per le allodole!
Mossi da tutte queste considerazioni, abbiamo prodotto una lettera di protesta e denuncia in cui abbiamo affermato che la prenotazione di una prestazione non è un atto medico in nessun caso e a nessuna condizione, ancorché economica.
Abbiamo dato vita ad una raccolta di firme che ha rilevato nel solo ambito di Mestre e Venezia oltre 100 adesioni tra i Mmg iscritti al sindacato.
La lettera con le firme è stata trasmessa ai vertici sindacali provinciali e regionali. Il segretario provinciale
Dott. Mediati, a seguito di una riunione informale, si è impegnato a convocare un'assemblea provinciale per valutare e rivedere l'adesione al progetto dei Mmg della provincia di Venezia.
Ricordiamo che l'assemblea Fimmg di Treviso ha già bocciato e rigettato Oltre Cup.
Abbiamo informato e consultato il Presidente dell'Ordine di Venezia
Dott. G. Leoni, che ha confermato trattarsi di mansioni che nulla hanno a che vedere con la pratica medica e non ha mancato di dare
una risposta sul sito dell'ordine.
Intendiamo informare e coinvolgere in questa nostra protesta il maggior numero di medici al fine di bloccare sul nascere una iniziativa lesiva della nostra dignità professionale. Tale attività potrebbe sottrarre ulteriore tempo al nostro lavoro con il paziente per vederci ancora di più con lo sguardo fisso verso lo schermo del PC.
Vogliamo riappropriarci della pratica clinica che in questi anni è stata sempre più compressa dalla burocratizzazione selvaggia del nostro lavoro. Vogliamo più tempo per tornare a guardare in faccia e a parlare con i nostri pazienti invece di focalizzare sempre di più la nostra attenzione sul monitor di un computer.
P. Bassetto,
M. Berto,
R. Costantini,
A. Di Giulio,
F. Favit,
M.P .Moressa,
F. Pomponi,
A. Scarpa,
S. Soldati,
M. Spolaor,
M. Titta
(MMG, Mestre)
14 gennaio 2017
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