Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 19 APRILE 2024
Lettere al direttore
segui quotidianosanita.it

Libera professione. Dopo le parole di Rossi il “Re è nudo”

di Michele Vullo

25 MAR - Gentile direttore,
il dibattito attorno alle dichiarazioni sull’attività libero professionale intramoenia rilasciate dal Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, inevitabilmente mi hanno fatto pensare alla fiaba di Andersen “I vestiti nuovi dell’imperatore”. Per essere chiari nella metafora, il bimbo che, sgranando gli occhi, spezza l’incantesimo gridando: “Il re è nudo!” è il Presidente Rossi, mentre i cortigiani che continuano a magnificare la bellezza di vestiti inesistenti sono tutti coloro che per interesse o piaggeria non vedono gli elementi corruttivi presenti nel sistema di interessi che ruota attorno l’attività libero professionale.
 
È necessario tra l’altro sottolineare che le preoccupazioni espresse da Enrico Rossi riguardano la sua decennale esperienza maturata in una regione “virtuosa”. Ben altra è la condizione di realtà come l’Azienda Papardo di Messina che sono stato chiamato a dirigere. Senza alcuna presunzione di considerarla un paradigma dell’intero sistema sanitario siciliano o del meridione del Paese, non si può nascondere, come avrebbero detto i miei genitori, “u suli cu u crivu” (il sole con il setaccio).
 
Nella sostanza è da cortigiani, come nella favola di Andersen, ignorare che in ospedali come il Papardo dopo le 15 del pomeriggio è difficile trovare “fervore” nell’attività rivolta ai pazienti o attività diagnostica destinata a cittadini non in regime di ricovero. Addirittura langue la stessa attività libero professionale perché la scelta di numerosi operatori è quella di continuare ad ignorare le disposizioni di legge e visitare i propri clienti presso studi compiacenti e rigorosamente in nero.
 
La cosa imbarazzante, per chi scrive, è la difficoltà ad intervenire per impedire che tale pratica continui nella indifferenza quasi totale di istituzioni e politica. Tale difficoltà è principalmente riconducibile alla indisponibilità di cittadini e pazienti a ripetere, con dovizia di particolari, quanto vengono a riferire in modo sdegnato al direttore generale e a “diverse” autorità… 
 
Ma non bisogna pensare che questi comportamenti non abbiano ricadute sul funzionamento delle aziende sanitarie: provate ad introdurre modalità interdisciplinari di presa in carico del paziente e vi accorgerete che spesso qualcuno, per fortuna sempre meno, solleva la questione del rapporto fiduciario con il professionista che non può essere leso da valutazioni sulla patologia preminente o su percorsi che intrecciano competenze specialistiche diverse.
 
E ancora, possiamo smetterla con la retorica caprina delle liste di attesa. Possiamo dire che il problema è altro e riguarda l’utilizzo degli impianti. Se nella mia azienda sono presenti due risonanze magnetiche, cosa è importante?  La lista d’attesa o che vengano impegnate per almeno 12 ore al giorno invece delle attuali 6. E se un impianto offre il massimo della propria potenzialità l’eventuale lista d’attesa è un indicatore di una scorretta valutazione epidemiologica non certo d’inefficienza aziendale, ma su questo tema  si cerca ancora una volta di nascondere il sole…     
 
Michele Vullo
Direttore Generale AO Papardo -Messina

25 marzo 2016
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Lettere al direttore

lettere al direttore
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy