Asl RM C. Conferimento incarichi non è stato oggetto di contrattazioni o consultazioni
di Carlo Saitto
09 SET -
Gentile Direttore,
mi dispiace abusare della sua ospitalità e, soprattutto, non vorrei suscitare ulteriori polemiche su vicende relative ad una Azienda, la ASL RMC che ho l’opportunità di dirigere da circa 18 mesi, sono infatti convinto che la crescita di questa Azienda Sanitaria, lo sviluppo delle sue capacità di risposta ai bisogni dei cittadini, il miglioramento della qualità e della economicità dei servizi che assicura dipendano anche dalla la sua capacità di recuperare una forte identità collettiva e di garantire legami di solidarietà professionale che difficilmente si conciliano con tensioni e contrapposizioni polemiche.
La nota dei segretari aziendali di alcune sigle sindacali della dirigenza medica, pubblicata su
Quotidiano Sanità Lazio del 7 settembre, nel valutare criticamente i tempi e i modi con i quali la ASL RMC ha proceduto a dare esecuzione all’atto aziendale attraverso una prima serie di incarichi, formula però un esplicito richiamo al prevalere di logiche clientelari e alla mancanza di trasparenza delle decisioni assunte, e rischia dunque di gettare un’ombra sia sulle motivazioni dell’Azienda che sulla dignità professionale dei dirigenti medici coinvolti. Fugare queste ombre sembra allora indispensabile proprio per evitare incomprensioni e sospetti.
Ogni decisione dell’Azienda può essere ovviamente contestata o giudicata negativamente nel merito, ma gli estensori della nota non possono non conoscere la qualità dei professionisti provvisoriamente individuati dalla Direzione con incarichi semestrali, gli stessi estensori sono stati pure informati, insieme ai rappresentanti delle altre organizzazioni sindacali della dirigenza, delle motivazioni di questi primi incarichi che sono finalizzati a garantire la continuità delle linee di assistenza e dei percorsi di cura in un fase di radicale cambiamento organizzativo, facendo coincidere la successiva individuazione definitiva di tutti gli incarichi, e la loro stabile assegnazione, con il consolidamento del nuovo modello di azienda definito dall’atto.
Questi temi sono stati al centro di numerosi incontri con le organizzazioni sindacali che si sono svolti con cadenza settimanale per tutto il mese di luglio e che sono stati sospesi su iniziativa delle stesse organizzazioni sindacali durante il mese di agosto. La opportunità di procedere con celerità era stata pure discussa e largamente condivisa, tenendo conto tanto delle esigenze di continuità gestionale che dell’annunciato accorpamento tra la ASL RMC e la ASL RMB, appuntamento al quale è parso ragionevole che questa Azienda giungesse con un quadro organizzativo definito ed adeguatamente articolato.
Devo peraltro confermare che il conferimento degli incarichi non è stato oggetto di contrattazioni o di consultazioni e che la Direzione si è assunta la responsabilità di valorizzare le competenze professionali presenti nell’Azienda in base alle informazioni disponibili sulle attività svolte e sui loro risultati.
Le altre opinioni che figurano nella nota del 7 settembre sono espressioni di punti di vista troppo scarsamente documentati per essere contraddetti, preme forse rilevare che l’Ordine dei Medici avendo proposto ricorso al TAR per un atto deliberato dall’Azienda ha ritenuto di rinunciare alla richiesta di una sospensiva urgente del medesimo atto dando un segnale di disponibilità e di apertura che su queste stesse pagine ho personalmente apprezzato.
Quanto infine ai risultati sanitari ed economici della ASL RMC essi sono, per la parte già resa pubblica, tra i migliori della Regione Lazio.
Carlo Saitto
Direttore Generale ASL RMC
09 settembre 2015
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