Infermieri. Una riflessione per l’evoluzione della Professione
di Luca Fialdini
27 LUG -
Gentile direttore,
questo breve messaggio ha lo scopo di sensibilizzare l'intera categoria degli Infermieri alla realizzazione di una sinergia interna, volta all'evoluzione della professione verso nuovi orizzonti. È necessario rimodulare le competenze, i modelli organizzativi e assistenziali, la dirigenza e il riconoscimento sociale della nostra classe, nonché il trattamento economico attualmente attribuito. È pacifico che numerose critiche provengano dalla categoria medica, dalle varie organizzazioni sindacali, dalla rappresentanza politica, tuttavia allo stesso tempo permangono da anni conflitti interni che non portano a risultati concreti. La mia esortazione ha l'intento di ispirare maggiore fiducia nei nostri colleghi, nella nostra rappresentanza ordinistica, e, forse, di valorizzare quelle poche figure apicali che operano nella nostra Repubblica.
Condivido pienamente le necessità del
presidente Danilo Massai (consentire ai nostri giovani laureati un lavoro in Italia, lo sblocco del turn over, l'ottenimento di vere specializzazioni, strutturazione del lavoro secondo ritmi al femminile, riconoscimento della dignità in ogni forma contrattuale, revisionando il ruolo e le modalità di affidamento all’ assistenza infermieristica nel sistema delle Cooperative, consentire agli infermieri di svolgere l’ esercizio libero professionale come scelta culturale, etc..), ma credo sia necessario l'impegno di tutti: uniamo le nostre risorse, le nostre abilità, i nostri differenti modi di agire e di vedere il futuro della nostra professione.
Per rendere concreta questa collaborazione devono essere stabiliti tempi e luoghi che permettano la condivisione, a livello nazionale, di proposte e idee concrete.
Lavoro in Terapia Intensiva Adulti della Cardiochirurgia dell'Ospedale del Cuore Fondazione Toscana Gabriele Monasterio di Massa e fin dal primo giorno ho appreso che l'unione fa la forza, che il gioco di squadra è essenziale e che la qualità degli indicatori di processo e di esito si hanno solamente in un'ottica di interprofessionalità con un approccio patient centered.
Uniamoci per ottenere nel futuro tanto quanto abbiamo ottenuto nel passato, superiamo le logiche personali per ritornare a fare un grande gioco di squadra: le professioni sanitarie devono riuscire a veder applicato il comma 566, devono essere valorizzate per le responsabilità che ogni giorno si prendono con l'Utenza, devono veder terminare il passaggio agli Ordini Professionali, devono vedere ripagata la continua formazione offerta dalle Università e l'alto indice di case mix dei pazienti che ogni giorno assistono, educano e portano al completo benessere psico-fisico.
I numeri sono dalla nostra parte: nel 2015 siamo 423 mila iscritti all'IPASVI in Italia.
Gli Infermieri, oggi, hanno bisogno di far sentire la loro voce e di essere ascoltati: quale modo migliore se non quello di scendere in piazza?
Luca Fialdini
Infermiere
Consigliere Collegio IPASVI di Massa Carrara
27 luglio 2015
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