Ancora troppi medici
di Claudio Giulio Torbinio
06 SET -
Gentile direttore,
mentre la Sanità Italiana è alle prese con una interminabile "Discesa agli Inferi": fatta di tagli, chiusure e negazioni di basilari servizi assistenziali.
Il MIUR con solerzia, o inerzia, si prepara ad immettere nel percorso Universitario migliaia di Nuovi Futuri Medici. Ciò altresì non accade per i Nuovi Futuri infermieri; che anzi, hanno visto i posti disponibili diminuire sensibilmente.
Vista la non spendibilità, per stessa ammissione di medici amici, della loro laurea all' estero. Viene da pensare, perché?: mentre si depaupera il patrimonio di Nursing Italiano, si continui a rimpinzare i cittadini di medici.
Ora, di fronte a questa situazione, porgo alla sua attenzione 10 domande 10, da spettatore quasi inerme della situazione:
Perché?
1-E’ solo per alimentare il mito dei camici bianchi?
2-Perché continuare a creare medici quando il rapporto con gli infermieri è ormai 1:1?
3-Perché, nella, ad esempio, civilissima e ricca Norvegia tale rapporto è 1:16?
4-Perché la formazione specialistica infermieristica è sbarrata da un altro esame di ammissione?
5-Perché Il quadro politico paventa la "Abolizione del valore legale del titolo di studio" come una Jattura?
6-Perché dovrei continuare a studiare, sapendo che sarò uguale a qualunque altro infermiere?
7-Perché, mentre paesi europei introducono l' infermiere prescrittore (UK, Spagna, Francia, Svezia, Portogallo e Germania) da noi non se ne parla?
8- Perché demotivare gli infermieri, oltreché con turni massacranti, con scarse o nulle prospettive di guadagno e sviluppo.
9-Perché il rapporto esclusivo per gli infermieri senza possibilità di Intramoenia?
10-Cosa succederà all'indomani del 25/10/2013?
Domande, sono 10, ma potrebbero essere così tante da creare un forum permanente.
Io sono pronto a confrontarmi con chiunque.
Gli altri, tutti, lo sono?
Dott. Claudio Giulio Torbinio
06 settembre 2013
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