Su disforia di genere levata di scudi ‘storica’ contro la lettera della Spi
di Manlio Converti
20 GEN -
Gentile Direttore,
abbiamo visto in queste settimane girare velocemente 3 eventi pericolosi ai danni dei Diritti Sanitari LGBTI. Solo in un caso c'è stata, per la prima volta nella storia, una levata di scudi da parte delle società scientifiche: per il caso sollevato dalla Società Italiana di Psicoanalisi contro l'uso della Triptorelina per i Minori Gender Variant.
Vediamo gli eventi:
1) L'assenza di fondi per PREP e Preservativi gratuiti nel piano contro HIV;
2) L'assenza di progetti per la Medicina di Genere LGBTI, nonostante la puntuale precisazione delle società scientifche di Neurologia, Oncologia e Medicina Interna (SIN, AIOM e SIMI);
3) La violenta lettera della SPI (psicoanalisti italiani), che si avoca una competenza sulle Terapie Encocrinologiche e Chirurgiche dei Minori Gender Variant.
Tralasciamo il primo punto già approfondito.
Citiamo il secondo perché connesso strettamente con il terzo.
Nei documenti ministeriali infatti non è citata nessuna alternativa di riferimento per la tutela dei Diritti Sanitari delle persone LGBTI.
Inoltre nei paragrafi 2.6 e 2.8 del documento di indirizzo si usi l'espressione "Identità di Genere" invece di "Ruolo di Genere", ma a livello internazionale:
1) Identità di Genere si riferisce al sentirsi maschi, donne o non binary.
2) Ruolo è invece come questo viene ad essere agito nella società.
Sappiamo poi che Identità è un elemento stabilito epigeneticamente nel perinatale, mentre il ruolo è quello che, come descritto dal testo, dipende dalle interazioni sociali e familiari, dalla cultura ed epoca di appartenenza.
Questi dati sono confermati anche dagli
studi diversamente interessati della Dottoressa
Fausto Sterling che vi preghiamo di leggere.
Tutto ciò ha sempre a che fare con la questione Minori Gender Variant sollevata impropriamente dalla SPI.
Per fortuna e soprattutto grazie alla
SIGIS, che è la maggiore esperta in Italia, almeno sull'ultimo punto Psichiatri, Pediatri, Neuropsichiatri infantili, Endocrinologi pediatrici e Ordine degli Psicologi, insieme ad altre società scientifiche, hanno preso posizione contro le banalità pericolose scritte in quella lettera.
Di fatto questo è anche un evento storico che speriamo si ripeta per ottenere:
1) ICD-11 nel FSE;
2) Anagrafica Inclusiva nel FSE;
3) Formazione obbligatoria in Medicina / Infermieristica / Psicologia di Genere LGBTI.
Nel merito della lettera della SPI concludiamo che sarebbe stato bellissimo leggere invece una loro lettera sulla Psicanalisi Affermativa delle persone LGBTI e che scrivessero, semmai, contro le cosiddette psicoterapie riparative e contro le mutilazioni ai neonati intersessuali.
Manlio Converti PsichiatraPresidente AMIGAY aps
20 gennaio 2023
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