Umberto I di Roma. L’ex dg Alessio respinge le accuse: “Delibera premialità legittima e incremento di deficit causato da fattori esterni”
04 SET -
Gentile direttore,
quanto rappresentato dal sindacato CIMO Lazio non trova riscontro nella realtà dei fatti e, se c’è qualcuno che dovrebbe sentirsi indignato e scandalizzato, è proprio il sottoscritto per le indebite pressioni rimaste inascoltate rivolte nel tempo alla Direzione del Policlinico Umberto I da tale organizzazione sindacale, che comunque costituiranno oggetto di valutazione nelle sedi competenti.
F
atta tale doverosa premessa, si vuole sottolineare e prendere atto della correttezza da parte di codesto Quotidiano per aver pubblicato in
allegato all’articolo di venerdì 01 settembre 2017 la delibera integrale di attribuzione del risultato relativo al periodo dal 30 agosto 2012 al 31 dicembre 2014, peraltro contrattualmente previsto, le cui motivazioni sono correttamente espresse nel suddetto documento, e quindi negli atti ufficiali, e non nelle indebite illazioni di qualcuno.
Se poi malevolmente si vuole collegare l’attribuzione del risultato al dato di bilancio riferito all’anno 2016, tale correlazione non è coerente rispetto agli anni a cui lo stesso “premio” è riferito, come sopra specificato. Comunque il sottoscritto non vuole sottrarsi dal fare chiarezza una volta per tutte anche sui dati del bilancio 2016, che vengono strumentalmente contestati non solo dal sindacato CIMO ma anche dal Consigliere Regionale Aurigemma, dimostrando scarsa competenza nella lettura di tale documento.
Affinché venga data all’opinione pubblica una informazione corretta e non fuorviante, come impropriamente riportato nell’articolo pubblicato e frutto della fantasia dei soggetti in questione, si ritiene di dover doverosamente e in via definitiva fornire le seguenti precisazioni.
Effettivamente un aumento del deficit a 140 milioni, ai non addetti ai lavori, può portare a considerazioni fuori luogo, come è puntualmente successo.
Il Bilancio è un documento contabile che viene pubblicato ed è accompagnato da una relazione gestionale del Direttore Generale proprio per spiegare i dati contabili in esso contenuti. Quindi bastava leggere la relazione allegata al bilancio e molti dubbi sarebbero stati chiariti senza creare allarmismi e considerazioni fuori luogo.
Inoltre il Bilancio del Policlinico è stato sottoposto all’analisi attenta e puntuale del Collegio dei Sindaci che ha espresso sul documento il proprio parere favorevole.
Nel verbale sottoscritto e approvato dal Collegio Sindacale – ripeto - si fa specifico riferimento alle motivazioni che hanno determinato la perdita di esercizio così come chiaramente specificato nella già citata relazione gestionale del Direttore Generale, nella quale viene evidenziato che l’incremento della perdita è stato determinato da cause esterne alla gestione amministrativa dando luogo ad oneri aggiuntivi per 33 milioni di euro.
Se si parte dal deficit di bilancio 2016 (pari a euro 140.257.000) che ha sollevato tanti ingiusti giudizi e allarmismi - nel quale sono compresi i 33.517.000 euro relativi a fattori esogeni non direttamente imputabili all’attività gestionale dell’Azienda in quanto non previsti né prevedibili - si può affermare con soddisfazione che il risultato effettivo conseguito di euro 106.740.000 è perfettamente in linea se non addirittura migliorato per euro 920.000 rispetto alle aspettative della Regione Lazio, con la quale era stato concordato un deficit pari a euro 107.660.000.
Infine sempre il Collegio dei Sindaci ha operato a tutela dell’interesse pubblico perseguito dall’Azienda.
Quindi, per rispondere al Segretario Regionale Vicario CIMO, anche questa volta nessuno sfondamento di bilancio al Policlinico Umberto I, come falsamente affermato.
Domenico Alessio
04 settembre 2017
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