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Sicurezza sul lavoro. Bisogna puntare sulla figura del Tecnico della prevenzione


Una figura con una funzione di particolare rilevanza, non solo nell’attività di vigilanza e ispezione ma anche e soprattutto nella prevenzione primaria. Si è svolto oggi alla Camera il convegno “Il ruolo del tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro”, organizzato dal M5S.

05 NOV - “Investire in prevenzione e sicurezza nelle nostre comunità significa proteggere il futuro e i più importanti diritti delle persone. Con questa prospettiva, il Tecnico della prevenzione è la più preziosa risorsa su cui puntare”.
È quanto ha detto Caterina Licatini, deputata pentastellata aprendo il lavori del convegno “Il ruolo del Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro” che si è svolto questa mattina alla Camera dei deputati e organizzato del Movimento 5 Stelle. Licatini è prima firmataria di una proposta di legge depositata nell’ottobre del 2020 che mira a inserire questa figura professionale nell’organico dei Comuni con più di 20mila abitanti.

“Oltre all’emergenza sanitaria, anche i casi di incidenti sul lavoro – ha aggiunto – attestano l’importanza di incoraggiare una prevenzione più efficace. Le politiche chiamate a fronteggiare il tema della sicurezza sul lavoro hanno il dovere di valutare non solo la repressione a posteriori di questo fenomeno, ma anche di creare un sistema in grado di rimuovere le condizioni di pericolo prima del verificarsi degli incidenti. A ciò si aggiunge l’opportunità di promuovere l’inserimento dei Tecnici negli enti amministrativi: una dotazione che favorirebbe quella che definiamo ‘Sicurezza di Comunità’”.
 
“Sulla sicurezza sul lavoro serve un cambio di paradigma e figure come il Tecnico della prevenzione rappresentano un indiscusso valore aggiunto” ha dichiarato il capogruppo del M5S alla Camera, Davide Crippa. “Oggi più che mai, questa non può né deve essere considerata come un costo o un ‘orpello’, ma come un investimento perché ogni vita è un patrimonio. Da sempre questo tema è stato al centro della nostra azione politica e, quando a maggio alla Camera è stata approvata all’unanimità una risoluzione sul tema - ha ricordato -, abbiamo chiesto di prevedere agevolazioni fiscali non solo per chi investe nella formazione continua del proprio personale ma anche per coloro che investono nel rinnovo dei macchinari, in quanto spesso gli incidenti sono causati da attrezzature datate”.
 
“Dobbiamo valorizzare questa figura professionale. Una figura qualificata, competente e con una specifica formazione. In Parlamento lavoreremo affinché ciò accada – ha spiegato Valentina Barzotti, deputata del M5S componente della commissione Lavoro – intanto, ho sottoscritto insieme ad altri colleghi l’interrogazione presentata da Caterina Licatini con cui chiediamo al Governo quali interventi intende prevedere per i Tecnici della prevenzione, in particolare per quanto riguarda il rafforzamento del coordinamento con le ATS”.
 
Al convegno è intervenuta anche Teresa Calandra, presidente della Federazione nazionale TSRM PSTRP, secondo cui “i numeri degli infortuni e dei decessi sul lavoro sono allarmanti e richiedono interventi urgenti ragionati e ponderati garantendo la centralità della prevenzione primaria”. “Il Tecnico della prevenzione - ha proseguito Calandra - riveste una funzione di particolare rilevanza, non solo nell’attività di vigilanza e ispezione ma anche e soprattutto nella prevenzione primaria. Anche in riferimento alle opportunità offerte dal PNRR, la sua professionalità risulterà certamente utile, se non indispensabile, per orientare al meglio gli investimenti”.
 
Per Maurizio Di Giusto, presidente della Commissione di albo nazionale dei Tecnici della Prevenzione, “oggi i Tecnici rappresentano figure cardine nel panorama della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro. Prevedere tale figura nei contesti degli enti locali permette di portare in questi contesti la cultura della prevenzione funzionale alla tutela della salute pubblica”.
 
“Il Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro ha un compito fondamentale: quello di salvaguardare, preservare e finanche migliorare la salute dell’uomo” ha detto Domenico Della Porta, docente di Medicina del lavoro all’università Uninettuno di Roma e referente per la salute e sicurezza sul lavoro di Federsanità Anci. “La proposta dell’onorevole Licatini fa fare un passo avanti importante, prevedendo di utilizzare queste figure non solo nel Ssn ma anche nelle PA che devono garantire il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Nell’ultimo rapporto della Fondazione Smith Cline - ha ricordato Della Porta - si sottolinea l’assenza di circa 2.300 Tecnici. Un’assenza importante che andrebbe colmata”.
 
Ha chiuso i lavori il sottosegretario al Ministero dell’Interno Carlo Sibilia. “Il lavoro del Tecnico della Prevenzione - ha dichiarato - deve essere esteso non solo negli ambiti industriali più ad alto rischio, ma anche in altri settori in cui la prevenzione diviene elemento qualificante e dove la presenza di una progettazione attenta salva delle vite. E, per questo, sostengo l’idea che le pubbliche amministrazioni possano farsi promotrici di un maggior utilizzo di questa figura”.

05 novembre 2021
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