Per Luca la medicina era prima di tutto professione di servizio alle persone e alle loro esigenze
di Maurizio Mori e Mario Riccio
Luca se n’è andato in silenzio, ma noi continueremo a ricordarlo sempre sorridente, con quel suo sorriso velato da ironia mista a tristezza che sprigionava una naturale simpatia
28 FEB - La Consulta di Biotetica Onlus piange per la morte di Luca Benci, coordinatore della Sezione fiorentina dell’Associazione e amico di molti di noi. Luca Benci era una persona molto riservata, anche se questo poteva non corrispondere alla sua immagine pubblica. Riservata perché di sé parlava pochissimo, tanto era impegnato ad occuparsi degli attori del mondo sanitario: i pazienti e gli operatori sanitari. Se ne occupava come giurista, ma essendo stato anche infermiere conosceva bene anche la realtà operativa.
Veniva dalla trincea della corsia, pur volendolo ricordare solo raramente. Professionalmente era un grande divulgatore. Aveva il dono della parola, sapeva come ottenere l’attenzione di chi l’ascoltava. Ma alla forma aggiungeva la sostanza, e in linea con le migliori elaborazioni della prospettiva laica. Questa dote è confermata da un successo professionale fatto da centinaia di corsi itineranti di aggiornamento e testi di biodiritto, su cui si sono formate almeno due generazioni di operatori sanitari, coronato dalla recente nomina al Consiglio Superiore di Sanità di cui era molto fiero.
A tutto questo si aggiungeva l’impegno politico, inteso non certo in senso partitico ma in senso alto di impegno civile rivolto soprattutto all’ambito sanitario. Amava tutto ciò che riguarda la sanità, ambito in cui aveva una visione ampia di collaborazione tra sanitari e pazienti: riteneva che il bene salute si potesse raggiungere solo con un lavoro sinergico dei vari attori in campo.
Sulla scorta di questa prospettiva esercitava un servizio di volontariato culturale con frequenti interventi su
Quotidiano Sanità e con il coordinamento della Sezione fiorentina della Consulta di Bioetica Onlus. Tra le tante iniziative prese a questo riguardo, ne ricordiamo qui una sola: l’organizzazione dell’evento di apertura della campagna “
Il buon medico non obietta” tenutosi a Firenze il 6 giugno 2012 promossa dalla Consulta di Bioetica assieme a decine di altre Associazioni. In quegli anni, il numero di ginecologi obiettori cominciava a crescere, mettendo a rischio il diritto delle donne previsto dalla L. 194/78 di interrompere la gravidanza: Benci denunciò più volte il problema e collaborò attivamente alla campagna di sensibilizzazione per contrastare il ricorso all’obiezione di coscienza.
La sua posizione prendeva certamente spunto dalle esigenze pratiche, ma informata all’idea che la medicina è in primo luogo professione di servizio alle persone e alle loro esigenze, soprattutto quelle delle donne. Luca se n’è andato in silenzio, ma noi continueremo a ricordarlo sempre sorridente, con quel suo sorriso velato da ironia mista a tristezza che sprigionava una naturale simpatia.
Maurizio Mori (Presidente) e Mario Riccio
Consulta di Bioetica Onlus
28 febbraio 2020
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