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Alleanza tra i professionisti della salute per difendere il Ssn: “Basta fare leggi senza ascoltarci. Ora vogliamo fare rete per mettere le nostre competenze a disposizione”


Mega riunione ieri che ha visto insieme medici, infermieri, farmacisti, medici veterinari, ostetriche, tecnici di radiologia, professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione, della prevenzione e psicologi. Due gli obiettivi: aprire una riflessione sui temi caldi della sanità, dalla spesa al regionalismo differenziato e costruire insieme un rapporto continuativo di confronto costruttivo e di proposte condivise. Il 23 febbraio Consiglio nazionale congiunto delle professioni.

18 GEN - “A 40 anni dalla nascita del Servizio sanitario nazionale l'obiettivo è quello che chi fa la sanità possa essere propositivo per realizzare la massima armonizzazione delle situazioni esistenti, che significa garantire a tutti i cittadini italiani un equo e uniforme accesso alle migliori cure possibili”. È quanto è stato deciso ieri a Roma, presso la sede della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, in una riunione congiunta dei presidenti e rappresentanti delle rispettive Federazioni di Medici, infermieri, farmacisti, medici veterinari, ostetriche, tecnici di radiologia, professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione, della prevenzione e psicologi che hanno stretto un'alleanza per lavorare in modo condiviso.

In totale, un milione e mezzo di professionisti della sanità che, tramite i loro Ordini professionali, offriranno, tutti insieme, alle istituzioni e alla Politica le loro competenze sulle tematiche che coinvolgono la salute dei cittadini.

Due gli obiettivi: aprire una riflessione sui temi caldi della sanità, dalla spesa al regionalismo differenziato e costruire insieme un rapporto continuativo di confronto costruttivo e di proposte condivise.

"Quando si parla di salute, noi siamo i professionisti dell'assistenza - è stato detto -. Siamo i portatori di un bagaglio enorme di competenze, che possono essere spese anche sul versante organizzativo e di una rinnovata governance che garantisca la sostenibilità del SSN".

"Oggi tutto avviene senza interpellare chi, ogni giorno, produce la salute e vive la sanità - si è osservato ancora -. Questo non è giusto nei confronti dei professionisti, e lo è ancor meno nei confronti dei cittadini. Ora vogliamo fare rete, per mettere le nostre competenze a disposizione di tutti e per trovare, insieme, soluzioni alle diseguaglianze che affliggono il nostro Servizio Sanitario Nazionale non solo tra una Regione e l'altra ma anche tra aree differenti all'interno delle Regioni stesse".

Uno dei momenti culminanti del percorso avviato oggi sarà il 23 febbraio prossimo a Roma, quando tutte le professioni sanitarie, riunite in un Consiglio nazionale congiunto, produrranno una Mozione a sostegno del Servizio Sanitario Nazionale da consegnare a Governo, Regioni e Parlamento per fare sentire la loro voce nella gestione della Sanità.

18 gennaio 2019
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