Cure palliative. I medici con il Papa, ma per garantirle effettivamente servono “più strutture e servizi”
Dal XXIV Congresso di Cure Palliative, appena concluso a Riccione, i presidenti della Sicp, Italo Penco, e della Fcp, Luca Moroni, richiamano le recenti parole del Papa sul fine vita e chiedono “l’allocazione di risorse umane, finanziarie e formative al fine di garantire la presenza di Cure Palliative efficaci in tutte le Regioni”. E auspicano “a livello di governo nazionale e regionale” gli atti deliberativi “necessari per raggiungere questo indifferibile traguardo”.
20 NOV - Nel suo recente messaggio al presidente della Pontificia Accademia per la Vita
il Papa ha detto che “
è moralmente lecito rinunciare all’applicazione di mezzi terapeutici, o sospenderli, quando il loro impiego non corrisponda a quel criterio etico e umanistico che verrà in seguito definito proporzionalità delle cure”.
Parole sulle quali i presidenti della Società di Cure Palliative (Sicp) e dalla Federazione di Cure Palliative (Fpc),
Italo Penco e
Luca Moroni, esprimono “forte apprezzamento”. “L’orientamento etico, integrato con il rispetto per l’autodeterminazione della persona malata - spiegano infatti in una nota congiunta -, rappresentano da sempre il fondamento etico delle Cure Palliative”, che “proprio al tema delle scelte, infatti, hanno dedicato il XXIV Congresso che si è concluso sabato a Riccione”.
Per Penco e Moroni, però, “per far sì che questo approccio di cura possa essere realmente applicato in tutte le malattie oncologiche e non oncologiche, in tutte le età e in tutti gli ambienti di cura (domicilio, Hospice, Ospedale, Residenze sanitarie per anziani e malati fragili ecc.) occorre un potenziamento dei Servizi di Cure Palliative esistenti o la loro costituzione nelle non poche aree del paese in cui sono assenti.
Questo implica l’allocazione di risorse umane, finanziarie e formative al fine di garantire la presenza di Cure Palliative efficaci in tutte le Regioni italiane; si auspica pertanto che a livello di governo nazionale e regionale vengano tempestivamente adottati gli atti deliberativi necessari per raggiungere questo indifferibile traguardo, peraltro già previsto nella Legge 38/10, che ha normato lo sviluppo delle Cure Palliative, e nei successivi Accordi Stato-Regioni”.
“In linea con l’impianto etico che guida l’accompagnamento palliativo alle fasi avanzate e terminali di malattia”, Penco e Moroni auspicano, infine, “una sollecita approvazione parlamentare del Disegno di Legge sul consenso informato, sulla pianificazione anticipata delle cure e sulle DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento)”.
20 novembre 2017
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