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Fnomceo contro i medici anti-vaccino: “No ai guaritori improvvisati. Chi li sconsiglia rischia la radiazione dall’Albo. Sì all’obbligo di vaccinazione per l’iscrizione all’asilo nido” 


Presentato oggi dalla Federazione il primo documento condiviso in materia di vaccinazioni. “Siamo di fronte a un quadro preoccupante in cui la scienza medica e la politica debbono reagire insieme a tutela della collettività”. E per invertire la rotta i medici propongono una serie di ricette: dalla comunicazione ai cittadini al rafforzamento delle campagne vaccinali. Stoccata anche ai magistrati: “Le sentenze in tema di salute devono recepire la metodologia dell'evidenza scientifica”. IL DOCUMENTO

20 LUG - “Il consiglio di non vaccinarsi in particolare se fornito al pubblico con qualsiasi mezzo, costituisce infrazione deontologica”. È quanto ribadisce la Fnomceo che ha presentato oggi un documento condiviso e approvato all’unanimità dal Consiglio nazionale della Federazione con lo scopo di invertire un quadro che negli ultimi anni ha visto un calo progressivo delle vaccinazioni. In sostanza chi sgarra potrebbe rischiare le sanzioni previste dal Codice deontologico che nei casi più gravi comportano anche la radiazione dall'Albo. Solo in casi specifici, quali ad esempio alcuni stati di deficit immunitario, il medico potrà sconsigliare un intervento vaccinale.
 
“Siamo di fronte a un quadro preoccupante – si legge nel documento - in cui la scienza medica e la politica debbono reagire insieme a tutela della collettività. Occorre muoversi non solo sul piano del richiamo ai risultati veri e concreti della medicina ma anche rivolgersi all’immaginario collettivo per superare l’endemico disinteresse per la scienza che, per inciso, si manifesta anche con il sottofinanziamento della ricerca, con la fuga dei cervelli e con il successo di improvvisati guaritori”.
 
Ma per la Fnomceo i “vaccini sono tra i farmaci più severamente controllati e garantiti riguardo ai profili di sicurezza, proprio perché predisposti per la somministrazione di massa a popolazioni sane o potenzialmente fragili come i neonati e gli anziani”.
 
Ecco le proposte della Federazione Nazionale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri:
 
1) di intensificare la campagna per l’adesione del personale sanitario alla vaccinazione;
 
2) di intensificare le campagne per valorizzare il ruolo del medico nella promozione delle vaccinazioni;
 
3) di riconfermare l’obbligo dei medici di collaborare all’attuazione dei provvedimenti di sanità pubblica;
 
4) di migliorare la comunicazione in ambito vaccinale nei confronti dei cittadini-utenti per favorire la partecipazione attiva e consapevole della popolazione ai programmi vaccinali;
 
5) di garantire l’omogeneità delle campagne vaccinali a livello nazionale;
 
6) di dare il massimo impulso alla vaccinazione nei primi mesi di vita al fine di prevenire patologie potenzialmente gravissime e di assicurare un efficiente sistema di avviso e di richiamo degli appuntamenti vaccinali per diminuire i casi di incompleta vaccinazione;
 
7) di sostenere tutte le normative regionali e nazionali tendenti a riaffermare la necessità della vaccinazione, attraverso provvedimenti che accertino validamente il dissenso dei genitori,  l’assunzione di responsabilità rispetto ai rischi dei figli, la impossibilità dei figli a frequentare la scuola durante i periodi epidemici, la non iscrivibilità all’asilo nido, ed eventualmente l'assicurazione contro danni da mancata vaccinazione;
 
8) di chiamare, al raggiungimento della maggiore età, i soggetti non vaccinati per illustrare la loro situazione immunitaria e raccogliere il loro orientamento decisionale;
 
9) di sollecitare lo Stato e le Aziende produttrici di vaccini a dare il massimo supporto alla ricerca;
 
10) di sollecitare il Governo all'adozione di provvedimenti sulla estensione delle vaccinazioni a chiunque sia presente sul territorio nazionale e sulla predisposizione di linee guida per le campagne vaccinali attraverso i mass media;
 
11) di favorire il superamento dell’evidente disallineamento tra scienza e diritto, auspicando che i magistrati intervengano in tema di salute recependo nelle loro sentenze la metodologia della evidenza scientifica;
 
12) di sollecitare, di fronte al possibile ripetersi di sentenze che stabiliscono per giurisprudenza la correlazione tra vaccini e autismo fondate su singole attestazioni mediche,  il Ministero della Salute e le autorità competenti a presentarsi in giudizio in collaborazione con il Pubblico Ministero e ad impugnare siffatti provvedimenti con effetto immediato fin dal primo grado di giudizio;
 
13) di favorire un’alleanza con i cittadini e i decisori pubblici per gestire correttamente il sovraccarico di informazioni fuorvianti, distorte o illusorie o in mala fede presenti su internet e di preparare consiglieri scientifici dei politici e dei mass media tali da riportare il dibattito nei limiti della correttezza metodologica;
 
14) di formare ricercatori e medici alla divulgazione scientifica, onde migliorare le basi cognitive con cui i cittadini affrontano le notizie scientifiche;
 
15) di uniformare gli standard delle strutture pubbliche per la somministrazione vaccinale e di fornire periodiche valutazioni epidemiologiche inerenti le malattie prevenibili mediante vaccinazione.
 
“I vaccini sono, nella storia della medicina, gli interventi più efficaci mai resi disponibili per l’uomo – ha affermato il Presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani -. Ed è forse proprio la scomparsa del confronto quotidiano con le conseguenze mortali o invalidanti di tante malattie, dovuta alla scoperta dei vaccini e delle terapie antibiotiche, che ha indotto la cittadinanza a credere che il successo  sulle malattie infettive fosse definitivo”.
“Si fa pericolosamente strada nell’opinione pubblica la falsa percezione che i vaccini siano superflui e inutili – ha spiegato Maurizio Grossi, coordinatore della Consulta Deontologica della Fnomceo, presentando il Documento al Consiglio Nazionale -. Per questo abbiamo voluto fortemente il documento. Perché, quando ci viene chiesto: ‘La Fnomceo da che parte sta?’, possiamo rispondere senza esitazioni: ‘Noi stiamo dalla parte dei vaccini’”. 

“Si tratta di una dichiarazione di intenti, di un passo importante perché è la prima volta che la Fnomceo sente l’impellenza e la necessità di elaborare un Documento specifico sulle vaccinazioni, nel tentativo di contrastare la pervasiva attività dei movimenti antivax e di ricomporre la frattura tra scienza e società, tra cittadini e istituzioni, rinsaldando la Relazione di Cura” conclude il Segretario della Fnomceo, Luigi Conte.

20 luglio 2016
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