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Massofisioterapia. Simmas: "Operatori non vedenti dimenticati dalla politica"


E' l'allarme lanciato dal Sindacato italiano massofisioterapisti e massaggiatori sportivi. "Nell’universo della massofisioterapia i non vedenti esprimono delle capacità innate e sviluppano particolari abilità nella ricerca e nella valutazione".  

27 LUG - Ottantamila professionisti che lavorano nel settore sanitario e riabilitativo rischiano di essere dimenticati dalla politica nel Ddl 1324, disegno di legge attualmente in discussione in commissione Sanità del Senato e che prevede principalmente la riforma degli ordini delle professioni sanitarie. E’ l’allarme lanciato dal Sindacato italiano massofisioterapisti e massaggiatori sportivi (Simmas), che poco più di un mese fa è stato convocato per un ‘audizione in cui si è discusso della figura del massofisioterapista.

Il presidente del Simmas, Luca De Martino, in presenza dei componenti della commissione sanità del Senato, ha espresso con forza e convinzione l’importanza di considerare all’interno del disegno di legge in questione, la figura sanitaria del massofisioterapista non vedente (legge 570/61, 686/61 e legge 403/71).

Secondo De Martino è necessario riflettere “sull’importanza che riveste il corso per massofisioterapisti non vedenti, sottolineando che attualmente rappresenta una delle poche realtà formative e lavorative che permettono di bypassare realmente il disagio quotidiano di tanti ragazzi che vivono la propria vita in condizioni di totale cecità”.

Il presidente del Simmas sottolinea che manca fiducia nelle potenzialità del non vedente, in quanto è “troppo spesso considerato incapace per natura di affrontare le circostanze della vita e di conseguenza dimenticato dalle istituzioni e dalla politica. Contrariamente a quanto si possa immaginare, invece, nell’universo della massofisioterapia i non vedenti esprimono delle capacità innate, sviluppano capacità e abilità nella ricerca e nella valutazione che solo un non vedente è in grado di sentire e percepire”.

Il principio solidaristico, ricorda De Martino,“è posto dalla Costituzione tra i valori fondanti dell'ordinamento giuridico e rappresenta il pilastro sociale del nostro paese, non possono i politici far finta di ascoltare , ora è il momento di agire e avere il coraggio di interpretare la politica nel senso più nobile del termine, cercando di tutelare i più deboli, nel rispetto dei principi della Carta costituzionale”.

Se è vero che Il Simmas , conclude De Martino, “ha l’obbligo morale oltre che associativo di ridare dignità ad una professione antichissima è altrettanto vero che la politica ha l’obbligo politico e sociale di ascoltare e concretizzare le proposte serie, evitando le false promesse”.
 

27 luglio 2014
© Riproduzione riservata

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