Enpam. Approvato il nuovo Statuto. Taglio ai costi e più potere ai contribuenti
I componenti del Cda passano da 27 a un massimo di 17. Del Consiglio nazionale faranno parte, oltre che i presidenti degli Ordini provinciali, anche i rappresentanti eletti direttamente dai contribuenti. Abolito il Comitato esecutivo. Ridotti del 20% i compensi dei componenti degli organi collegiali. IL TESTO DEL NUOVO STATUTO.
30 GIU - Manca il via libera dei ministeri vigilanti, ma il nuovo Statuto dell’Enpam è già pronto e contiene molte novità: snellito il Consiglio di amministrazione, tagliati i costi, i contribuenti eleggeranno propri rappresentanti nel parlamentino dell’ente di previdenza. Queste alcuni dei cambiamenti approvati nello Statuto dell’ente previdenziale dei medici e degli odontoiatri approvato questo fine settimana.
Il nuovo Statuto, approvato con 86 voti a favore e 2 astenuti, è frutto di tre anni di lavoro della Commissione paritetica Enpam-Fnomceo, del Consiglio di amministrazione dell’Enpam, delle Consulte, del Consiglio nazionale della Fondazione e del confronto con le organizzazioni sindacali di categoria.
L’ultima versione del testo ha accolto gli emendamenti di 21 Ordini (Ascoli Piceno, Bologna, Ferrara, Firenze, Genova, Latina, Milano, Napoli, Nuoro, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza, Pordenone, Potenza, Salerno, Sassari, Terni, Trapani, Treviso, Verona),
alcuni dei quali tuttavia hanno preferito non partecipare alla votazione, dell’Osservatorio Fnomceo sulla professione medica-odontoiatrica femminile, delle Consulte Enpam della medicina generale, degli specialisti ambulatoriali, degli specialisti esterni e di vari sindacati (Aaroi-Emac, Anaao-Assomed, Cisl Medici, Cgil Medici, Fassid-Snr Fesmed).
Nel dettaglio, il testo riduce il numero dei componenti del Cda da 27 a un massimo di 17. Del Consiglio nazionale (il parlamentino della Fondazione), invece, non faranno più parte solamente i presidenti degli Ordini provinciali dei medici e dei dentisti ma anche rappresentanti eletti direttamente dai contribuenti. Prevista anche un’autonoma rappresentanza della professione odontoiatrica.
Lo Statuto fissa inoltre l’obiettivo dell’equilibrio di genere e, per cominciare, impone che almeno il 20% dei candidati appartenga al sesso meno rappresentato. Nel Consiglio nazionale, inoltre, ci saranno osservatori dei giovani e dei pensionati.
Il nuovo assetto istituzionale, che prevede anche l’abolizione del Comitato esecutivo, “comporterà una significativa riduzione delle spese per gli organi collegiali”, assicura l’ente.
“Con la modifica dello Statuto abbiamo portato a compimento tutte le riforme che ci eravamo proposti per il mandato 2010-2015 – ha dichiarato il presidente della Fondazione Enpam
Alberto Oliveti – . Questo percorso ci rende orgogliosi: nel 2011 abbiamo cominciato riformando il modello di gestione del patrimonio, mettendolo in sicurezza. Nel 2012 abbiamo varato la riforma della previdenza, che ha dato 50 anni di sostenibilità al nostro sistema. Oggi, con un nuovo Statuto, diamo ai contribuenti un Ente in cui possano sentirsi ancora più rappresentati”.
Il nuovo testo statutario si occupa anche della gestione economica, esplicitando il principio della prudenza e stabilendo che gli investimenti siano fatti secondo modelli procedurali. Lo Statuto, inoltre, elenca in maniera più dettagliata le forme di investimento ammesse e riduce la discrezionalità del Consiglio di amministrazione.
Novità riguardano anche i requisiti di moralità e l’accesso alle informazioni: saranno ineleggibili non più solo i condannati in via definitiva ma anche chi patteggia per reati economici, contro la fede pubblica o contro la pubblica amministrazione. Prevista infine l’adozione di un Codice della trasparenza.
Infine, gli organi collegiali dell’Enpam si sono tagliati del 20% l’importo delle diarie e dei gettoni di presenza e hanno fissato un tetto ai rimborsi spese. “Senza attendere l’entrata in vigore del nuovo Statuto appena approvato, il Consiglio nazionale dell’ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri ha votato un’ulteriore riduzione dei propri compensi e di quelli degli amministratori. A proporre la sforbiciata è stato lo stesso Consiglio di amministrazione”, spiega la Fondazione.
“In questi anni abbiamo lavorato molto e centrato obiettivi importanti, sia sulla gestione del patrimonio sia sulla previdenza. Oggi, in considerazione della situazione economica della categoria e dei sacrifici richiesti con la riforma delle pensioni, crediamo sia opportuno dare un segnale – ha specificato il vice presidente vicario
Giampiero Malagnino – Un segnale che oltretutto va a favore dei giovani”.
Le somme risparmiate verranno utilizzate per forme di sostegno al credito per i giovani medici e odontoiatri. “I compensi degli organi collegiali della Fondazione Enpam – ricorda l’ente - furono stabiliti nel 2005 e mai adeguati all’inflazione. Nel 2011 gli attuali organi collegiali avevano già tagliato del 10% le indennità di carica e i gettoni di presenza”.
30 giugno 2014
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