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Sciopero sanità. I protagonisti/8. Vergallo: "Ipotesi ‘contratto a costo zero’ da valutare"

di Giovanni Rodriquez

“Siamo d’accordo che è l’ora di finirla con i tagli lineari, ma siamo interessati a conoscere quali siano i modelli di riorganizzazione con i quali si intende recuperare le risorse per le coperture richieste dal Mef”. Così il presidente Aaroi-Emac, alla vigilia dell’incontro al ministero della Salute

17 LUG - A pochi giorni dallo sciopero nazionale che vedrà incrociare, il prossimo 22 luglio, le braccia di tutta la dirigenza Ssn per 4 ore, e alla vigilia dell’incontro con il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, il presidente degli anestesisti e rianimatori dell'Aaroi-Emac, Alessandro Vergallo, ha parlato di una “pericolosa escalation del rischio clinico e professionale per chi lavora nelle Sale Operatorie”, in un Paese che non riesce a trovare “soluzioni adeguate riguardanti la responsabilità medica”, e dove anche la problematica assicurativa viene “trattata in maniera confusa”.
 
Ci spiega i motivi che vi hanno indotto ad aderire a questo sciopero?
Non possiamo che ribadire le motivazioni espresse in più occasioni dall’Intersindacale Medica, Veterinaria e Sanitaria: proroga del blocco dei contratti, insostenibile peggioramento delle condizioni lavorative legate al blocco del turnover ed ai crescenti carichi di lavoro, mancata sostituzione delle lavoratrici in maternità, straordinari non retribuiti e ferie non godute, intere generazioni di giovani precari senza prospettive e con scarsi riconoscimenti economici e professionali.
Per chi lavora nelle Sale Operatorie, nelle Rianimazioni e Terapie Intensive, in Emergenza ed Area Critica tutto ciò si traduce in una pericolosa escalation del rischio clinico e professionale in un Paese in cui da anni si discute di responsabilità sanitaria, medica in particolare, senza trovare adeguate soluzioni ed in cui la problematica assicurativa viene trattata in maniera confusa ingenerando dubbi anche laddove non dovrebbero essercene.
 
Come giudica l’operato di questo Esecutivo?
Questo esecutivo è lo specchio delle forze politiche che lo sostengono. Con molte più differenze che visioni comuni. L’ auspicio è che si decida almeno che cosa si intenda fare della sanità, della scuola, della cultura, del lavoro e del futuro delle giovani generazioni, nella speranza che cessi la politica dei tagli lineari che renderebbe inutile qualunque confronto democratico sul futuro. 
 
Quali aspettative avete, a breve termine, per le richieste avanzate?
Non ci facciamo molte illusioni. Visto il quadro economico di fondo, vi sono molti alibi per 'non ascoltare' quanto viene da tempo ripetuto. La soluzione non è continuare a bloccare i contratti all’infinito ma, ad esempio, sbloccare risorse già presenti applicando le regole contrattuali già esistenti, invece che svuotandole attraverso lo strumento legislativo dei decreti.
 
Il ministro vi ha convocati il prossimo 18 luglio, cosa vi aspettate da questo incontro?
L’averci convocato è di per sé un fatto positivo, un segnale di 'ascolto' rispetto alle problematiche esposte. Siamo assolutamente d’accordo che è l’ora di finirla con i tagli lineari che hanno portato al collasso del nostro Ssn, ma siamo soprattutto interessati a conoscere quali siano i modelli di riorganizzazione con i quali si intende recuperare le risorse necessarie per le coperture richieste dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. I medici italiani sono sicuramente disposti a fare la loro parte, con la propria competenza e professionalità, per uscire dalla crisi ma senza sacrificare una sanità pubblica ed universale garantita non solo dai Livelli essenziali di assistenza ma anche dai Livelli essenziali di organizzazione.
L’ipotesi avanzata dal Ministro Lorenzin di un contratto a costo zero è da valutare attentamente scendendo nei particolari. L’incontro di giovedì a questo punto diventa cruciale. Non è nostra intenzione rifiutare a priori alcuna possibilità, ma le rassicurazioni non ci bastano più. Abbiamo bisogno di certezze.
 
Giovanni Rodriquez
 
Vedi le altre interviste: Troise (Anaao Assomed), Masucci (Uil Fpl Medici), Cassi (Cimo Asmd), Spanò (Sds Snabi), Cozza (Fp Cgil Medici), Grasselli (Fvm)

17 luglio 2013
© Riproduzione riservata

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