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Oss. Migep e Shs presentano al Ministero la loro piattaforma per il riconoscimento della professione


L’iniziativa nasce dalla “necessità di essere considerati nel sistema sanitario nazionale”. Per Migep e Shs “l’oss non può stare fuori, ma deve entrare in quelle norme che vanno a definire una più accurata definizione del ruolo e delle responsabilità con differente cultura, formazione e specifico campo giurisdizionale”. Perché “tutte le professioni tendono ad un obiettivo comune e sono dunque interdipendenti per la salute dei cittadini”. IL DOCUMENTO

13 DIC - La Federazione delle Professioni sanitarie e socio sanitarie Migep e il Sindacato SHC hanno proclamato i primi Stati Generali della professione Oss sulla “importanza di un servizio sanitario pubblico, privato, e territorio, finalizzati a rendere gli oss attori". È stata avviata una fase di ascolto tra gli operatori socio sanitari, attraverso consultazioni trasparenti, assemblee, mobilitazione, raccolte firme, con attività di monitoraggio e analisi, che ha portato all’elaborazione di una piattaforma presentata ieri al ministero della Salute in un incontro con Marco Mattei, capo segreteria tecnica, Rita Di Quinzio, capo segreteria del ministro e Luigi Patacchia, dirigente segreteria medica.

“Mentre l’infermiere guadagna un profilo più elevato nello sviluppo di risposte locali, nazionali e internazionali, altre figure assistenziali sono emarginate e demansionate, dove si crea un divario sempre marcato tra l’oss e le altre figure”, contestano infatti Migep e Oss, che ribadiscono “la necessità di essere considerati nel sistema sanitario nazionale, porta queste figure a una sfida”.

Le pagine del documento elaborato, dunque, analizzano tali sfide che questi operatori si trovano ad affrontare e come si può migliorare la loro professione per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di miglioramento del Ssn. “Questo documento dimostra inoltre, come queste figure danno un contributo alla trasformazione del sistema assistenziale anche alla luce delle modificazioni organizzative e assistenziali dovute all'invecchiamento della popolazione. Si ritiene che, in quest'ottica, debbano essere valorizzate non solo la figura dell’infermiere, ma anche quella dell’oss, orientando le strategie per migliorare e rinforzare i sistemi assistenziali attraverso le linee del Pnrr e il CCNL di lavoro”.

Per Migep e Shs, tuttavia, ad oggi, “nessun cambiamento significativo è stato rilevato neanche dal punto di vista della percezione del profilo, né all’interno delle strutture, né all’esterno, poche le operazioni programmate di sensibilizzazione e di definizione del profilo, tanta la confusione tra ruoli e tanta disinformazione", dove la professione “è stata dimenticata da una Piattaforma Politica”.

“L’oss - ribadiscono Migep e Shs - non può stare fuori, ma deve entrare in quelle norme che vanno a definire una più accurata definizione del ruolo e delle responsabilità con differente cultura, formazione e specifico campo giurisdizionale. Tutte le professioni tendono ad un obiettivo comune e sono dunque interdipendenti per la salute dei cittadini”.

13 dicembre 2022
© Riproduzione riservata

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