Perelli (Cermaf): “Il farmaco è un bene che va tenuto sotto controllo in farmacia”
03 GEN -
Riceviamo e pubblichiamo la risposta del presidente del Centro Ricerche sul Management Farmaceutico (Cermaf), Antonio Perelli, al contributo inviato dal vicepresidente del Movimento Nazionale dei Liberi Farmacisti (Mnlf), Fabio Romiti.
Spett.le Quotidiano Sanità,
Vi ringrazio per l'attenzione riservata a Cermaf che, per dovere di cronaca, non annovera affatto quaranta farmacie fra i soci nè rappresenta, sotto mentite spoglie, Farmindustria, ADF (Associazione Distributori Farmaceutici), Fofi, Federfarma, Assofarm o altri ma esclusivamente se stesso.
In merito all'intervento del Vice Presidente del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, non è necessario controrelazionare essendo evidente il diverso livello culturale e di linguaggio con cui ci poniamo di fronte alla liberalizzazione dei farmaci di fascia C.
Da un lato una valutazione che può essere condivisibile o meno sulla politica farmaceutica in Italia e sul ruolo che riveste o che dovrebbe rivestire la farmacia del Ssn, dall'altro una posizione di tipo sindacale che non ci appartiene né ci compete controbattere.
Ribadiamo quindi quanto affermato e cioè che il farmaco è un bene per la salute che va tenuto sotto controllo in farmacia con la ricetta rossa del Ssn.
A coloro che sostengono invece un uso del farmaco con ricetta bianca ripetibile, priva quindi di qualsiasi monitoraggio da parte del Ssn, suggeriamo di indirizzare coloro che ne abusano e che avranno bisogno di cure in strutture ospedaliere private a pagamento piuttosto che in quelle pubbliche, per evitare che la collettività debba farsi carico di ricoveri impropri e/o ingiustificati. E' del tutto evidente infatti che un meccanismo che induce al consumo di farmaci mal si coniuga con un Ssn universalistico come il nostro che sostiene giustamente l'appropriatezza prescrittiva per guadagnare salute ed evitare inutili sprechi di farmaci e di denaro.
Colgo l'ocasione per informarVi che abbiamo inviato il nostro precedente contributo sulla liberalizzazione dei farmaci oltre che alla stampa anche all' Avv. Antonio Catricalà, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la speranza di acquisire il Suo autorevole parere ma, ad oggi, non abbiamo avuto riscontro.
Antonio Perelli
Presidente Cermaf
03 gennaio 2012
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