Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Mercoledì 03 LUGLIO 2024
Lavoro e Professioni
segui quotidianosanita.it

Cimo-Fesmed: “Costretti a firmare ma convinti a non cedere”


19 DIC - Costretti a firmare ma convinti a non cedere. Con questo spirito oggi la Federazione CIMO-FESMED porrà oggi una sigla in ARAN all’atto conclusivo di accordo sul contratto dell’Area Sanità, mettendo a verbale una dichiarazione (anticipata ieri da Qs) che non fa sconti e anticipa future azioni di contestazione su un testo giudicato peggiorativo per la dignità e la qualità lavorativa dei medici e la cui attuazione concreta mette a rischio il livello dei servizi pubblici per la salute dei cittadini.
 
In particolare, la Federazione preannuncia ricorsi e cause sul tema della retribuzione individuale di anzianità (RIA), sull’orario di lavoro, sulle condizioni vincolanti alla scelta di un legale e sui diritti dei medici in extramoenia. Inoltre, in una dichiarazione che CIMO e FESMED hanno già chiesto di allegare al verbale della riunione odierna in Aran, sono sintetizzati i punti che si considerano inaccettabili e che saranno oggetto di un controllo capillare dei rappresentanti CIMO-FESMED nell’applicazione del contratto azienda per azienda.
 
“Fa molta rabbia essere costretti a firmare un contratto di lavoro atteso da oltre dieci anni con incrementi economici del tutto marginali ma, soprattutto, con una normativa che penalizza fortemente i medici che lavorano nel SSN pubblico”, spiega Guido Quici, presidente della Federazione CIMO-FESMED. “Abbiamo più volte denunciato come questo testo, proposto da Aran e Regioni, non faccia che peggiorare la tutela legale, l’orario di lavoro, la progressione di carriera unica per tutta la dirigenza senza fondi e senza regole certe, la perdita di alcuni diritti a favore dei portatori di handicap, e anche le prerogative sindacali, che vengono fortemente svilite e depotenziate”. 
 
“Nella notte dello scorso 24 luglio – ricorda Quici - alla forzata e affrettata chiusura della trattativa sul contratto 2016-2018, CIMO, FESMED ed ANPO-ASCOTI-FIALS Medici non accettarono di firmare il pre accordo per dare un segnale importante; ma l’esclusione dai tavoli aziendali e regionali ci costringe oggi ad una firma “tattica” e di valore tecnico, proprio per non essere esclusi dalla trattativa decentrata e per consentirci di vigilare affinché l’applicazione non sia  ulteriormente peggiorativa rispetto al nuovo testo e alle nuove condizioni”.
 
Dieci anni di attesa, ricorda la Federazione, in cui sono state tagliate oltre 9.395 strutture complesse e semplici (2008-2018); il costo del personale sanitario è diminuito di 2,6 miliardi (2008-2018) per ripianare i bilanci delle regioni senza interventi migliorativi per la qualità del lavoro dei medici, i cui ritmi di lavoro sono senza controllo e tutele, mentre la perdita del potere di acquisto è stata nettamente superiore rispetto agli incrementi, inferiori al 3,48%, concessi dal nuovo contratto. Dieci anni in cui il disagio e i carichi di lavoro hanno dato impulso alla fuga dei medici verso il privato o l’estero, senza contare la mancanza di tutele derivanti dalle vigenti disposizioni legislative che favorisce i contenziosi, per non parlare del calo delle remunerazioni, ben al di sotto degli altri Paesi europei.
 
“Proprio in questo contesto complesso e deteriorato il potere contrattuale avrebbe dovuto assumere una maggiore valenza; purtroppo, con il CCNL 2016-18 si è persa un’occasione unica e irripetibile”, commenta Quici. “Ma più dell’amarezza conta ora la nostra determinazione a non arretrare nella difesa dei diritti sul campo, azienda per azienda, dove i nostri delegati avranno il compito di mantenere la barra dritta sulle tutele del lavoro e sul rispetto delle norme, che tutt’oggi restano spesso inapplicate”. 

19 dicembre 2019
© Riproduzione riservata
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy