Fini (Smi): “L’emergenza sanitaria territoriale è a rischio”
13 OTT - “L’Emergenza Sanitaria Territoriale-118 e la Continuità Assistenziale dicono no alla Manovra che prevede il blocco del rinnovo dell’Acn fino al 2014 e la riduzione del finanziamento al SSN con conseguente ridotto finanziamento alle Regioni. Il territorio non può più sopportare ulteriori tagli”.
È questo il commento di Fabiola Fini dello Smi (medici del territorio). “Per anni – ha detto - il territorio italiano si è visto promettere piani e risorse per il potenziamento del Sistema dell’emergenza, per l’inquadramento a dirigenza dei medici 118 convenzionati, per la stabilizzazione del precariato, medici che giornalmente operano sul territorio con i contratti più variegati ed in assenza delle basilari tutele lavorative (tutela della gravidanza e maternità, malattia e diritto al riposo annuale retribuito).
Per anni si è parlato di realizzare sedi di guardia sicure per i medici di continuità assistenziale, che avessero quei requisiti garantiti dalla legge, con questa manovra che succederà? I nostri medici dovranno continuare a stare in sedi per lo più fatiscenti? Senza alcuna sicurezza? Quanti giornali dovremo ancora leggere che riportano la notizia di medici di Continuità Assistenziale o di 118 aggrediti? E le tutele?”
No dunque alla manovra, ha concluso Fini, servono risorse al territorio, non tagli: “Invitiamo tutti i medici italiani, in particolare i giovani medici che spesso percepiscono retribuzioni non consone al loro ruolo, invitiamo tutti i cittadini che vedono in pericolo il loro diritto alla salute, a gridare insieme e con forza: no alla manovra,il Ssn non si tocca”.
13 ottobre 2011
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