Manovra. Parlamentari PD: “Non solo medici e infermieri. Con gli emendamenti verranno valorizzati anche altri operatori della sanità”
"Riteniamo un grande valore aggiunto mantenere la coesione tra i professionisti e gli operatori del Ssn. Perciò invitiamo tutte le rappresentanze professionali e sindacali a mantenere la massima unità e favorire la convergenza in questo sforzo comune, nel rispetto delle varie differenze e competenze: è l'unità nella diversità a rendere vincente il nostro Ssn". Così senatori e deputati dem componenti delle commisioni Sanità di Senato e Camera.
26 NOV - "Con la legge di Bilancio 2021 il Governo riconosce anche economicamente la specificità di medici e infermieri. È uno sforzo mai visto per offrire la migliore risposta possibile alle giuste attese delle centinaia di migliaia di donne e uomini, professionisti ed operatori del Ssn, che da mesi sono impegnati per tutelare la nostra salute anche a rischio della loro, fino al massimo sacrificio. Sapendo che non tutte le risposte possono essere considerate esaustive, non mancheranno con impegno e determinazione emendamenti aggiuntivi affinché tutti i professionisti possano sentirsi valorizzati. I Gruppi parlamentari del Partito Democratico sono impegnati su questo fronte per migliorare la manovra, con l'obiettivo di valorizzare tutte le professioni e gli operatori del Ssn, nel rispetto della diversità e specificità di ognuno delle centinaia di migliaia di donne e uomini professionisti, dipendenti e convenzionati con le Aziende e Enti sanitari e sociosanitari, ricchezza della nostra Sanità".
Lo dicono i senatori e i deputati del PD componenti delle commisioni Sanità di Senato e Camera.
"Riteniamo un grande valore aggiunto - proseguono i parlamentari dem - mantenere la coesione tra i professionisti e gli operatori del Ssn. Perciò invitiamo tutte le rappresentanze professionali e sindacali a mantenere la massima unità e favorire la convergenza in questo sforzo comune, nel rispetto delle varie differenze e competenze: è l'unità nella diversità a rendere vincente il nostro Ssn, nessuna professione e nessun profilo escluso. La riforma degli ordini sanitari realizzata dalla legge 3/18, è stata voluta fortemente proprio perché riteniamo che in sanità gli ordini professionali si sono dimostrati tutt'altro che un'espressione di corporativismo retrivo ma una dei soggetti protagonisti della costruzione e della difesa del nostro sistema sanitario pubblico, universale e solidaristico".
26 novembre 2020
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