Covid. Speranza: “Ci aspettano mesi non facili. Pronti a usare test antigenici anche fuori dagli aeroporti”. E su riforme: “Obiettivo, Italia primo paese per assistenza domiciliare a over 65”
Il Ministro della Salute intervenendo oggi al Forum di Repubblica ha poi rilanciato anche gli obiettivi di riforma: “Occorre investire sul territorio, rafforzare le case della salute e i livelli intermedi dove il cittadino può trovare aiuto senza andare nelle eccellenze. Dobbiamo cercare di rendere più tecnologici i nostri ospedali, lavorare sulla digitalizzazione e investire con più forza nei centri di ricerca”.
22 SET - “Stiamo lavorando per aumentare la capacita del nostro Paese di fare tamponi e siamo cresciuti, siamo stati i primi ad usare test antigenici, usati negli aeroporti, e stiamo immaginando di usarli anche fuori da aeroporti e scuola, può essere una risposta importante. Stiamo sperimentando anche test salivari. Obiettivo per questi mesi di resistenza è rafforzare la nostra capacità di tracciare. No al panico e non improvvisiamo ma fidiamoci di medici e personale sanitario”. È quanto ha detto il ministro della Salute
Roberto Speranza a
Frontiere-Festival di Salute su Repubblica.
Il Ministro ha poi ribadito che in ogni caso “ci attendono mesi di resistenza” e come “la situazione in Ue dalla metà di agosto è peggiorata in maniera abbastanza significativa. In modo particolare abbiamo segnali di recrudescenza significativi dalla Spagna, dalla Francia, Olanda e Belgio. Questo significa che il virus ancora circola che abbiamo di fronte a noi mesi non facili”.
“L'Italia - ha specificato - in questo momento, e lo dicono i numeri, è messa un po' meglio degli altri Paesi. Ma guai a pensare che siamo fuori dal pericolo”.
Speranza ha parlato anche di vaccino: “La Commissione europea ha firmato un accordo formale che prevede, chiaramente nel caso in cui la sperimentazione dovesse andare bene, la distribuzione delle prime dosi di vaccino anti Covid-19 già entro la fine di quest'anno”. Inoltre ha precisato come “la Commissione europea sta chiudendo un pacchetto `6+1´ con le principali compagnie farmaceutiche del mondo, che sono tutte al lavoro”.
Il Ministro ha poi parlato anche dei suoi obiettivi per la riforma del Ssn: “Il mio obiettivo è rendere l'Italia il primo Paese per assistenza domiciliare per gli ultra 65enni. La grande lezione che abbiamo ricevuto dal Covid è la centralità del territorio. L'ospedale deve essere il luogo per le problematiche più serie. Per la cronicità bisogna affidarsi al territorio: basta tagli, bisogna ricominciare a investire”. Il primo luogo di cura “deve essere la casa”, ha sottolineato il ministro ricordando come occorre “investire sul territorio, rafforzare le case della salute e i livelli intermedi dove il cittadino può trovare aiuto senza andare nelle eccellenze. Dobbiamo cercare di rendere più tecnologici nostri ospedali, lavorare sulla digitalizzazione e investire con più forza nei centri di ricerca”.
Infine il Ministro ha rivolto un appello alla vaccinazione antinfluenzale: “Dico a tutti di vaccinarsi perché quest'anno è ancora più importante ed ottobre è il mese giusto per iniziare. Alle regioni è arrivato il 70% in più di dosi rispetto allo scorso anno”.
22 settembre 2020
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