Rete nazionale della talassemia e delle emoglobinopatie. Speranza firma proposta di Decreto Ministeriale
Verranno adottate le linee guida specifiche per la corretta applicazione dei protocolli terapeutici e dei percorsi di assistenza per i malati di talassemia e delle emoglobinopatie, malattie che sono incluse nella lista ufficiale di quelle rare definita nel Decreto Ministeriale n. 279 del 18 maggio 2001, attualmente in vigore e che possono contare su un finanziamento di 100mila euro l'anno.
23 LUG - Il ministro della Salute,
Roberto Speranza, ha firmato oggi la proposta di Decreto Ministeriale per l’istituzione della Rete nazionale della talassemia e delle emoglobinopatie. Si tratta - si legge in una nota del ministero - "di un ulteriore passo avanti nella direzione della tutela dei malati di talassemia ed emoglobinopatie".
"Il DM, infatti, - prosegue la nota - consentirà di individuare il Centro di coordinamento in ogni regione deputato ad assicurare il collegamento funzionale tra i singoli presidi della rete e le altre strutture e servizi, come i centri per la prevenzione, la sorveglianza, la diagnosi e la terapia".
“Siamo in una fase in cui è fondamentale riportare l’attenzione su tutte le patologie che, a causa dell’emergenza Covid-19, negli ultimi mesi sono state trascurate. Tra queste merita grande impegno il mondo delle malattie rare. Serve uno sforzo costante per assicurare ai pazienti una migliore qualità della vita e delle cure. Questo atto va nella giusta direzione di mettere in rete i centri dedicati a talassemia ed emoglobinopatie per far emergere le migliori pratiche e rafforzare il sostegno ai malati”, spiega il ministro Speranza.
Il ministero sottolinea che verranno così adottate le linee guida specifiche per la corretta applicazione dei protocolli terapeutici e dei percorsi di assistenza per i malati di talassemia e delle emoglobinopatie, malattie che sono incluse nella lista ufficiale di quelle rare definita nel Decreto Ministeriale n. 279 del 18 maggio 2001, attualmente in vigore.
La normativa ha previsto un finanziamento di 100mila euro annui, risorse che serviranno a realizzare strumenti informativi per la creazione di una community per il confronto e lo scambio di esperienze, ma anche per la rilevazione di dati per il monitoraggio dei servizi offerti.
"Il Servizio sanitario nazionale - conclude la nota ministeriale - mette dunque ancora una volta al centro del sistema il paziente, assicurandogli, attraverso l’istituzione della Rete nazionale della talassemia e delle emoglobinopatie, modalità omogenee su tutto il territorio e l’integrazione dell’attività ospedaliera per acuti e post acuti con l’attività territoriale. L’iniziativa nasce anche con il coinvolgimento della Federazione UNITED (Federazione nazionale delle Associazione dei pazienti affetti da Talassamia, Drepanocitosi e anemie rare) e della Società scientifica SITE (Società Italiana Talassemie ed Emoglobinopatie)".
23 luglio 2020
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