Coronavirus. Medici e dirigenti sanitari chiedono: “DPI, assunzioni specializzandi e salvaguardia per la responsabilità professionale”
Sono solo alcune delle proposte che l’Intersindacale della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria ha formulato all’Esecutivo chiedendo delle modifiche ai decreti adottati per l’emergenza. Tra le richiesta anche norme che escludano la responsabilità penale e civile degli esercenti le professioni sanitarie per eventi avversi verificatisi nel periodo dell’emergenza, l’indennità di rischio biologico e risorse per nuove borse di specializzazione.
24 MAR - L’Intersindacale della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria
(Anaao Assomed – Cimo-Fesmed – Aaroi-Emac – Fassid (Aipac-Aupi-Simet-Sinafo-Snr) – Fp Cgil Medici E Dirigenti Ssn – Fvm Federazione Veterinari e Medici – Uil Fpl Coordinamento Nazionale delle Aree Contrattuali Medica, Veterinaria Sanitaria Cisl Medici – Anpo-Ascoti-Fials Medici) ha inviato al Governo e al Parlamento alcune proposte di modifica dei decreti legge emanati per contrastare l’emergenza da COVID-19 e tutelare i medici e gli operatori sanitari. Di seguito i punti del documento unitario:
- ESCLUDERE la responsabilità penale e civile degli esercenti le professioni sanitarie per eventi avversi verificatisi nel periodo dell’emergenza epidemica.
- RISPETTARE le norme nazionali e comunitarie sui DPI e tutte le tutele di legge previste per il personale sanitario, modificando l’articolo 34 del Decreto Legge 2 marzo 2020, n. 9.
- RENDERE OBBLIGATORIO, attraverso modifiche all’articolo 7 del Decreto Legge 9 marzo 2020, n.14, l'isolamento fiduciario per 72 ore degli operatori sanitari che siano stati, senza idonea protezione, a stretto
contatto di pazienti COVID-19, sottoponendoli a tampone prima della scadenza del periodo per decidere sul proseguimento della quarantena.
- ASSUMERE SPECIALISTI con rapporti di lavoro strutturati, a tempo indeterminato o determinato con successiva stabilizzazione, attingendo da graduatorie esistenti o mediante avvisi pubblici da effettuare con
procedure semplificate di durata non superiore a 7 giorni. EVITARE contratti libero- professionali “usa e getta” poiché scarsamente attrattivi.
- ASSUMERE a tempo determinato, con procedure semplificate, MEDICI SPECIALIZZANDI del IV e V anno di corso, senza limitazioni alle strutture della rete formativa, non previste dalla normativa vigente e
non compatibili con lo stato di emergenza generale, con passaggio a tempo indeterminato una volta acquisito il titolo. CONVERTIRE gli eventuali contratti libero-professionali in contratti a tempo
determinato.
- AUMENTARE I CONTRATTI DI FORMAZIONE POST LAUREA con l'ulteriore spesa di 125 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 e di 130 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024, per portare l’offerta formativa dagli attuali 9.000 a 14.000 contratti.
- CORRISPONDERE ai sanitari esposti una indennità di rischio biologico.
24 marzo 2020
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