Senato. Il M5S presenta una mozione che impegna il Governo a riformare il Sistema 118
Macrostruttura sanitaria dipartimentale del territorio, declinata ai livelli di responsabilità provinciale e regionale; piante organiche dedicate medico-infermieristiche per i vari Sistemi 118; centrali operative dotate della tecnologia di geolocalizzazione del chiamante; possibilità di accesso diretto al sistema 118 introducendo il modello di 112 “parallelo” e non “sostitutivo” rispetto agli altri numeri di emergenza. Questi alcuni degli impegni al Governo inseriti nel testo della mozione. IL TESTO
09 OTT - Un impegno al Governo per riformare il sistema di emergenza territoriale 118 nazionale. È quanto chiede un'articolata mozione del Movimento 5 Stelle, a prima firma
Maria Domenica Castellone, presentata ieri al Senato. Un modello organizzativo su base dipartimentale, declinato sia ai centri di responsabilità di competenza provinciale che regionale, al fine di garantire, in un contesto interdipartimentale, una visione unitaria dei processi. Ma anche piante organiche dedicate medico-infermieristiche per i vari Sistemi 118 e centrali operative in gradod i geolocalizzare le chiamate.
Ed ancora, garantire alla popolazione la possibilità di accedere direttamente, in caso di emergenza-urgenza sanitaria, al sistema 118 introducendo il modello "112 parallelo", ed attivare un ammodernamento tecnologico dei mezzi di soccorso. Questi alcuni dei punti inseriti dal M5S all'interno del testo.
Più nel dettaglio, la mozione impegna il Governo a:
- a prevedere l’istituzione del modello organizzativo di base del Sistema di Emergenza Territoriale 118 nazionale su base dipartimentale, declinato sia ai centri di responsabilità di competenza provinciale, costituiti dalla Direzione provinciale del SET 118 e dalla rete delle postazioni di soccorso “mobili” e “fisse”, sia al centro di responsabilità di competenza regionale, al fine di garantire, in un contesto interdipartimentale, una visione unitaria dei processi;
- a porre obbligo alle regioni di definire piante organiche medico -infermieristiche dedicate e a stabilire, per i vari territori, un numero complessivo di postazioni medicalizzate ed infermierizzate in grado di assicurare intervento di soccorso sanitario potenzialmente salvavita sui codici rossi, in grado, quindi, di effettuare diagnosi e terapia di emergenza nel rispetto degli standard temporali per area urbana ed extraurbana e, contestualmente, di effettuare la ricognizione di tutti i medici formalmente assegnati al Servizio di emergenza e urgenza territoriale ma impiegati in strutture diverse da quella di assegnazione;
- a garantire alla popolazione nazionale la possibilità di accedere direttamente, in caso di emergenza-urgenza sanitaria, al sistema 118, introducendo in modo omogeneo nel nostro Paese, a livello dei territori regionali, il modello di 112 “parallelo” e non “sostitutivo” rispetto agli altri numeri di emergenza;
- ad assicurare che tutte le centrali operative del 118 siano dotate della tecnologia più moderna ed efficace di geolocalizzazione del chiamante;
- ad attivare l'ammodernamento tecnologico dei mezzi di soccorso e di collegamento del sistema informatizzato 118 con i sistemi informatizzati ospedalieri per la gestione dei dati sanitari e dei flussi di attività a bordo dei mezzi di soccorso;
- a sancire per gli operatori del SET 118 nazionale, medici, infermieri ed autisti-soccorritori inquadrati secondo rispettivi profili giuridici, specifiche indennità di rischio biologico ed ambientale, correlate con il contesto usurante e ad alto rischio obiettivo di infortunio ed aggressioni;
- a sancire, in via prioritaria, secondo quanto stabilito dall'articolo 57 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, la possibilità di affidare, nel contesto delle attività istituzionali del SET 118, l'attività di trasporto alle associazioni di volontariato sanitario attraverso specifiche convenzioni che indichino i requisiti dei mezzi privati e del personale adibito alla rete dell’emergenza prevedendo per ciascuna Associazione affidataria del servizio in convenzione, di garantire la fornitura di equipaggi composti da autisti-soccorritori prevalentemente contrattualizzati, pur consentendo, secondo specifica programmazione regionale, la presenza di soccorritori volontari in affiancamento e supporto al personale assunto.
09 ottobre 2019
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Governo e Parlamento