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Medicina di genere. Dai farmaci alle malattie fino alla formazione del personale e alla ricerca: arriva il Piano nazionale per la diffusione

di L.F.

Approda in Stato Regioni il nuovo Piano che intende fornire un indirizzo coordinato e sostenibile per la diffusione della medicina di genere mediante divulgazione, formazione e indicazione di pratiche sanitarie che nella ricerca, nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura tengano conto delle differenze derivanti dal genere. Previsti obiettivi per i Dg, gruppi tecnici regionali. A vigilare sarà un Osservatorio. Non vengono stanziate risorse. IL PIANO

29 MAG - “Fornire un indirizzo coordinato e sostenibile per la diffusione della medicina di genere mediante divulgazione, formazione e indicazione di pratiche sanitarie che nella ricerca, nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura tengano conto delle differenze derivanti dal genere, al fine di garantire la qualità e l'appropriatezza delle prestazioni erogate dal SSN in modo omogeneo sul territorio nazionale”.
 
È quanto prevede il nuovo Piano nazionale per la Medicina di genere predisposto ai sensi della Legge Lorenzin 3/18 che approda domani in Stato-Regioni e che intende far emergere e focalizzarsi sulle differenze di genere su: Farmaci e dispositivi medici. Malattie cardiovascolari. Malattie neurologiche. Malattie dell'osso, Malattie psichiatriche, Malattie respiratorie. Malattie autoimmuni. Malattie dermatologiche, Vaccini, Infezioni virali, Infezioni batteriche, Malattie metaboliche, Oncologia e Disordini dello sviluppo sessuale.
 
“Nei paesi occidentali – si legge -, nonostante le donne vivano più a lungo, degli uomini l'aspettativa di "vita sana" è equivalente tra i due sessi; infatti, nelle donne, gli anni di vantaggio sono spesso gravati da disabilità, principalmente correlata alle conseguenze determinate da malattie croniche e scarsa qualità della vita, con un impatto anche sulla spesa sanitaria. Pertanto è fortemente auspicabile la messa a punto di strategie per supportare l'invecchiamento sano della popolazione tenendo conto del genere. La risposta alle terapie, in ambito di differenze di genere, riveste un'importanza rilevante. Alcuni parametri fisiologici (altezza, peso, percentuale di massa magra e grassa, quantità di acqua, pH gastrico) sono differenti nell'uomo e nella donna e condizionano l'assorbimento dei farmaci, il loro meccanismo di azione e la loro successiva eliminazione. Nonostante queste variabili, gli effetti dei farmaci sono stati studiati prevalentemente su soggetti di sesso maschile e il dosaggio nella sperimentazione clinica definito su un uomo del peso di 70kg. Oltre ai fattori sopra citati, età ed etnia sono ulteriori variabili rilevanti nella risposta alla terapia. Analogo discorso può valere per le prestazioni dei dispositivi medici e gli effetti del loro utilizzo”.
 
Gli obiettivi del Piano
 
PERCORSI CLINICI (PREVENZIONE. DIAGNOSI. CURA e RIABILITAZIONE)
Obiettivo generale:
Garantire la prevenzione, diagnosi e cura ad ogni persona con un approccio che tenga conto delle differenze di genere, in tutte le fasi della vita e in tutti gli ambienti di vita e di lavoro
Obiettivi specifici:
- Ottenere un quadro completo dal punto di vista strutturale, organizzativo e delle risorse (umane, strumentali, servizi) della Medicina di Genere in Italia
- Promuovere, sulla base dei dati epidemiologici, la prevenzione e la diagnosi precoce delle patologie in un'ottica di genere
- Sviluppare soluzioni innovative di accesso ai servizi, anche valorizzando le esperienze già presenti sul territorio nazionale, attuando percorsi di presa in carico della persona in un'ottica di genere, al fine di favorire una maggiore appropriatezza e personalizzazione dei percorsi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione
- Promuovere azioni volte ad applicare un approccio di genere alle politiche sanitarie sul territorio e sulla sicurezza negli ambienti di lavoro
 
RICERCA E INNOVAZIONE
Obiettivo generale:
Promozione e sostegno della ricerca biomedica, farmacologica e psico-sociale basata sulle differenze di genere e trasferimento delle innovazioni nella pratica clinica
Obiettivi specifici;
- Identificare e implementare il tema della Medicina di Genere come area prioritaria nell'ambito dei bandi di ricerca regionali, nazionali e, ove possibile internazionali
- Sviluppare la ricerca biomedica di base, pre-clinica e clinica, farmacologica e psicosociale sulla Medicina di Genere
- Trasferire al SSN, in ambito preventivo, diagnostico, terapeutico e organizzativo, le innovazioni scaturite dalla ricerca biomedica, farmacologica e psico-sociale sulla Medicina di Genere
 
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Obiettivo generale:
Garantire adeguati liv Ili di formazione e di aggiornamento di tutto il personale medico e sanitario in tema di Medicina di Genere
Obiettivi specifici:
- Costruire, validare e utilizzare strumenti dedicati alla formazione in Medicina di Genere, che siano efficaci e replicabili
- Promuovere I consapevolezza sulle differenze di genere in ambito sanitario al fine di trasferire nelle attività professionali le acquisizioni e le competenze maturate
 
COMUNICAZIONE INFORMAZIONE
Obiettivo generale:
Promuovere la conoscenza della Medicina di Genere presso tutti gli operatori della sanità e la popolazione generale, coi volgendo il mondo del giornalismo e dei media
Obiettivi specifici:
- Individuare strumenti dedicati al trasferimento dei contenuti di comunicazione ai target di riferimento
- Informare e sensibilizzare i professionisti sanitari e i ricercatori sull’importanza di un approccio di genere in ogni settore della medicina
- Informare e sensibilizzare la popolazione generale e i pazienti sulla Medicina di Genere, attraverso campagne e iniziative di comunicazione con il coinvolgimento del giornalismo e dei media
 
Le azioni. Per l'applicazione del Piano, si raccomandano le seguenti azioni a livello regionale:
- Identificare un Referente Regionale in Medicina di Genere che dovrà promuovere e coordinare le attività intraprese a livello regionale, risultare responsabile dell'implementazione e del monitoraggio del Piano e attivarsi nel recepimento dei documenti emanati a livello nazionale. Il Referente Regionale partecipa ai tavoli tecnici nazionali e alla predisposizione delle linee strategiche e dei documenti attuativi nazionali.
- Istituire un Gruppo tecnico regionale per la programmazione delle attività di diffusione della Medicina di Genere, coordinato dal suddetto Referente Regionale. Il gruppo dovrà redigere annualmente un documento riassuntivo delle attività svolte contenente indicatori di processo e di esito
- Identificare le modalità di implementazione delle azioni previste dal Piano a livello regionale, anche attraverso la definizione di linee di indirizzo e obiettivi strategici per le Direzioni generale
- Realizzare un sistema di rete per la promozione e lo sviluppo della Salute e Medicina di genere
- Definire indicatori strutturati per genere da inserire nella raccolta e nell’elaborazione dei flussi informativi e nella formulazione dei budget
- Attivare sul sito regionale un’area dedicata alla Medicina di genere supervisionata dal tavolo tecnico regionale
- Promuovere la definizione di obiettivi per aziende sanitarie e Irccs che prevedano anche la definizione di obiettivi di genere specifici per i Direttori generali.
 
L’Osservatorio. L'attuazione delle azioni di promozione, applicazione e sostegno alla Medicina di Genere previste nel Piano sarà monitorata dall' Osservatorio dedicato alla Medicina di Genere, che verrà istituito. L'ISS è stato individuato quale ente vigilato titolare dell'Osservatorio e garante della attendibilità e appropriatezza dei dati rilevati, anche con il coinvolgimento degli altri enti vigilati (IRCCS, AIFA, AGENAS, etc.).
 
L.F.

29 maggio 2019
© Riproduzione riservata
Allegati:

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